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domenica 23 settembre 2012

ERACLITO - filosofia


ERACLITO

-          Filosofo vissuto tra il VI e V secolo a.C. a Efeso
-          Era di carattere scontroso e schivo, per questo non partecipò mai alla vita pubblica
-          Scrisse un libro intitolato Sulla Natura

CONCETTO DI PHYSIS

-          L’origine di tutto è l’armonia dei contrari che dominano nel cosmo
-          Tutto scorre, si muove, cambia, senza eccezione
-          Affinché le cose siano, non devono essere più ciò che erano nell’istante precedente
-          Il creato è e non è nello stesso tempo, noi siamo e non siamo
-          Per continuare ad essere dobbiamo continuare a non essere più quello che siamo in ciascun momento
-          Il diventare è caratterizzato da un continuo passare da un contrasto all’altro
-          Fra i contrari c’è una guerra eterna, contrasti che costituiscono nello stesso tempo anche armonia perché il creato ne è dominato.
-          Eraclito concepisce questa guerra in maniera positiva perché ogni cosa ha realtà nel divenire e la realtà è positiva (non come Anassimandro)
-          L’armonia e l’unità degli opposti è il principio
-          Il Dio diventa questa armonia
-          Fuoco » è l’elemento che non ha forma propria ma è in continuo movimento e cambiamento
                 » non solo modifica se stesso (per vivere deve bruciare il combustibile
                    trasformandolo in cenere, fumo…)
-          Ciò che regola tutte le cose è ragione (λόγος), è legge razionale
-          Al principio viene associata l’idea di intelligenza
-          Intende Zeus non come il dio della tradizione greca, ma come Dio, essere supremo

DIFFERENZE CON I PRECEDENTI

-          Il principio non viene identificato con un elemento naturale ma è un elemento naturale che è simbolo e segno del principio
-          Non basta più un concetto ristretto in un contesto finito come lo sono gli elementi naturali, ma c’è un’astrazione del principio perché la sua natura infinita non può essere contenuta in una concetto che appartiene alle cose finite
-          Espansione della domanda (indaga sull’anima con la domanda “chi sono io?”)
-          Una cosa in comune con i filosofi precedenti è l’influenza della correste di pensiero orfica

NUOVI PENSIERI

-          Solo il filosofo non si ferma all’apparenza delle cose ma arrivano alla verità perché sono gli unici che la cercano, indagano e ragionano indipendentemente dalle opinioni comuni (per questo l’opinione δόξα veniva intesa come opposto alla filosofia)
-          Gli altri vivono nell’illusione di comprendere le leggi del mondo
-          Verità = consiste nel cogliere quell’intelligenza che governa tutte le cose
-          Iniziano a definirsi la verità e la conoscenza come caratteristiche fondamentali per il filosofo
-          È il primo ad avere autocoscienza del suo lavoro, dell’esistenza della filosofia e dei filosofi (= coloro che cercano qualcosa che spieghi la realtà andando oltre la realtà stessa)
-          Anima » primi pensieri e coscienza sull’anima umana
                 » l’anima è fuoco, perché mutevole e razionale (più “secca” è, più è saggia)
                 » l’anima ha una dimensione infinita perché non è qualcosa di fisico
                 » l’uomo è immortale-mortale a seconda che si consideri l’anima o corpo (Orfismo)
                 » vita del corpo è mortificazione dell’anima, la morte del corpo è vita dell’anima
                 » crede in un premio alla morte del corpo (influenzato dai pensieri Orfici)

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