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martedì 25 settembre 2012

PITAGORA - filosofia e matematica


PITAGORA

-          Nasce a Samo, muore nei primi anni del V secolo a.C.
-          Si sposta in Italia (fonda anche una scuola a Crotone, in Calabria)
-          Scuola di Pitagora acquista valore politico
      » propone una forma di aristocrazia basata su nuovi ceti che si sarebbero occupato solo del
         commercio (lavoro con ruolo centrale nelle colonie)
      » provoca una rivolta dei Crotoniati perché temevano che Pitagora si proponesse come
         nuovo tiranno
      » incendiano l’edificio in cui si riuniva con i discepoli » morte di tutti (miti raccontano che
         Pitagora si salva per poi morire altrove)
-          Insegnamento di Pitagora è unicamente orale (gli scritti con il suo nome sono falsati)
-          Viene subito venerato e paragonato ad una divinità
-          Non si può limitare il pensiero solo a Pitagora ma a tutta la sua cerchia di discepoli perché le fonti non sono precise

EVOLUZIONE DEL PENSIERO

-          Pitagora non lavora da solo ma con dei colleghi con cui scambia idee e pareri
-          Ricerca filosofica si sposta dalla Grecia e arriva anche in Italia
-          Creazione di una confraternita chiusa e insieme di ordine religioso separato dalla società
-          Scuola di Crotone » la confraternita segue regole precise (vietata la diffusione di dottrine)
                                    » solo gli adepti potevano venire a conoscenza delle dottrine
                                    » Filolao primo pitagorico che pubblica le opere (per bisogni economici)
                                    » da VI a IV sec a.C. arricchiscono la loro cultura perché si aprono
-          Il principio, la legge che regola tutta la materia e la realtà è il numero
-          In tutte le cose esiste una regolarità matematica, ossia numerica
-          Un passo importante è la progressiva astrazione del principio
-          Scoperta » osservazione della realtà
                     » colgono delle regolarità con cui la natura si manifesta (scoperta dell’incidenza)
                     » es: fasi lunari, alternarsi delle stagioni, le note delle corde degli strumenti…
-          Numero » non ha il significato moderno di simbolo astratto per indicare cose concrete
                    » per i Pitagorici il numero è la più reale delle cose
                    » è l’espressione dei due principi primi che regolano tutte le cose, è il loro incontro
                       - principio del limite
                       - principio dell’infinito
                                                        1     2    3    4    5    6
                          - - - ------------------|----|----|----|----|----|-------- - - -
                    » il numero quindi è solo una rappresentazione del principio su carta
                    » il numero ha anche rappresentazione geometrica (algebra/geom non distinte)
                    » i due principi non sono in tutti i numeri in quantità uguale, uno prevale l’altro
-          Numero pari » numeri in cui prevale il principio illimitato
                           » chiamati “rettangolari” perché se disposte intorno al numero 2 le unità dei
                              numeri pari, si ottengono dei rettangoli (qualsiasi numero pari è rettangolo)
-          Numeri dispari » prevale il principio limitato (hanno 1 unità in + che determina)
                               » chiamati “quadrati” perché se disposte intorno al numero 1 le unità dei
                                  numeri dispari, si ottiene un quadrato che crescerà all’infinito
-          Numero 1 » chiamato “parimpari” perché né pari né dispari (non conoscevano lo 0)
                       » da esso parte la numerazione di tutti i numeri pari e dispari (è lìinizio)








-          Numero 10 » numero perfetto di riferimento per i Pitagorici (triangolo perfetto con lato 4)
                         » in esso c’è eguale quantità di pari (2,4,6,8) e dispari (3,5,7,9)
                         » tanti numeri primi (2,3,5,7) quanti composti (4,6,8,9)
                         » ci sono tutti i rapporti numerici scoperti (= ; + ; - ; n° lineari, quadrati, cubi…)
-          La realtà è costituita da numeri quindi posso chiamare la realtà con essi
      » 1 = punto / intelligenza, scienza (hanno carattere di persistenza)
      » 2 = linea / opinione pubblica (oscilla, instabile)
      » 3 = triangolo
      » 4 = piramide
      » 4-9 = giustizia (definita nell’uguaglianza » cubi = moltiplicazione di ugual numeri)
      » pari = sesso femminile (più instabile, raffigurata con i numeri imperfetti)
      » dispari = sesso maschile (perfetto come i numeri con cui è affiancato)
-          Teorizzazione del sistema decimale
-          Tavola dei 10 supremi contrari (persistono le influenze del pensiero orfico)
1.      limite – illimite
2.      dispari – pari
3.      uno – molteplice
4.      destro- sinistro
5.      maschio – femmina
6.      fermo – mosso
7.      retto – curvo
8.      luce – tenebra
9.      buono – cattivo
10.  quadrato – rettangolo
-          Tutto è ordine perché tutto è determinato dal numero, che è ordine
            » Il mondo non è più dominato da un’oscura forza
      » Kòsmos (Κόσμος) “ordine” è il nome che hanno dato all’universo per questa ragione
      » mondo = ordine penetrabile della ragione
      » il numero è quindi ordine, razionalità, verità, armonia
-          Matematica = è una pratica di vita volta alla purificazione dell’anima dal corpo
-          Metempsicosi = l’anima si reincarna in altre esperienze corporee per espiare la colpa
                                originaria (orfismo + pensiero nuovo) » sia in un uomo, animale, oggetto
                             » fine della vita è liberare l’anima dal corpo serve purificarsi)
                             » differenza dagli orfici nei diversi mezzi di purificazione
                             » i Pitagorici intendono come mezzo il culto della scienza
-          Retto agire umano » fine ultimo è tornare a vivere con gli dei
                                     » per vivere bene si deve vivere in comunione con la divinità
                                     » nasce la vita contemplativa (“vita pitagorica”)
                                     » vita spesa per la ricerca della verità e del bene tramite la conoscenza

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