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martedì 30 ottobre 2012

GLI EGIZI - storia dell'arte


EGIZI

STORIA
-          Divisione » Predinastico 4500 – 3007                   (prima delle dinastie)
                      » Protodinastico 3007 – 2682                (I-II dinastia)
                      » Antico Regno 2649 – 2152                 (III-VI dinastia)
                      » I periodo intermedio 2152 – 2065      (VII-XI dinastia)
                      » Medio Regno 2065 – 1781                 (XI-XII dinastia)
                      » II periodo intermedio 1781 – 1550    (XIII-XVII dinastia)
                      » Nuovo Regno 1550 – 1291                (XVIII dinastia)
                      » Periodo Ramesside 1291 – 1069        (XIX-XX dinastia)
                      » III periodo intermedio 1069 – 664     (XXI-XXV dinastia)
                      » Epoca Tarda 664 – 30                         (XXVI-XXXI dinastia)
                      » Conquista romana 30 a.C. – 313 d.C.
-          È una civiltà del fiume, compresa nella mezzaluna fertile (si sviluppa lungo il fiume Nilo)
-          Nel III millennio si afferma l’autorità del faraone (capo di una gerarchia religiosa)
-          Accanto al sovrano c’era il clero e gli amministratori dell’economia
-          Principali aspetti dell’arte egizia rimangono immutati sebbene con delle sfumature
-          Compito artista » non è nelle capacità di innovazione ma nella precisione esecutiva
-          Stile egizio » scelta di criteri rigidi che governano la raffigurazione
                         » obbiettivo non è la verosimiglianza ma cogliere l’essenziale dell’oggetto
                         » rappresentazione dell’oggetto sulla base della conoscenza
                         » le arti figurative non devono ingannare (no illusionismo no prospettiva perché
                            nasconde delle parti della realtà » es: giardino di Nebamun)
                         » l’attenzione al particolare non si traduce perciò in realismo
                         » riproduzione non è una copia, ma la rappresentazione dei tratti distintivi
-          Antico Regno » riunificazione del regno dal faraone Djoser segna inizio di quest’età
                              » numerose sculture dei sovrani scolpite frontalmente, per l’idea di rigidità
                              » le immagini vengono idealizzate, quasi astratte
                              » le caratteristiche del sovrano (potenza, ieraticità) creano il distacco tra il
                                 faraone e il suddito (comune mortale)
                              » nascita del monumento funebre = dimora per la vita eterna del faraone
-          Nuovo Regno » svolta nel campo espressivo » sta nella scelta diversa di temi e nella
                                 raffinata tecnica esecutiva
                             » esclusione dalla rappresentazione lo scorrere del tempo (dà senso di eternità)
                             » la funzione di ciò è propagandistica = ispira fiducia e sicurezza al suddito
                             » il ripetersi degli stessi elementi rappresenta un individuo specifico
                             » resa plastica delle forme serve a dare vitalità alla scultura (guance, labbra)

INNOVAZIONI
-          Miglioramento nella tecnica artistica
-          Maggiore naturalismo delle figure umane a causa della conoscenza più approfondita dell’anatomia umana
-          Progettazione dell’opera su due piani (non conoscevano la tridimensionalità) come gli altri popoli precedenti ma tentativo di dare una continuità alla forma
      » era come se scolpissero un disegno pensato in una dimensione e poi nell’altra
      » pensano la scultura prima sul piano frontale poi su quello laterale
      » essendo come un disegno erano essenziali i contorni e le linee
-          Non c’è un’innovazione sei soggetti di rappresentazione (sono sempre sovrani)
-          Il passo è nel modo di rappresentarli, nella resa degli stessi temi, dello stesso codice
      » altezza delle statue è ciclopica rispetto a quelle babilonesi
-          Non prendono in considerazione la natura, non guardano il soggetto con l’intento di raffigurarlo simile, ma vogliono raffigurare il faraone (per questo i volti sono uguali tra loro)
      » i babilonesi invece vedevano nella natura un passaggio obbligato per la realizzazione
      » progressiva astrazione dei soggetti, raffigurazione di quello che sono, non di come sono
      » la rappresentazione è realistica (viene comunque raffigurato eccellentemente l’uomo)
-          Scopo arte egizia » raffigurare e riproporre ciò che è eterno della natura (faraoni uguali)
                                  » viene eliminato il divenire dalla rappresentazione artistica
                                  » scolpendo il faraone non rappresentano la persona ma il dio che è garante  
                                     dell’eternità del regno (ciò che è divino è eterno)
-          Usano la trasposizione = intento di trovare un linguaggio, un codice per descrivere la natura
                                              ma non imitarla, è astrarre la natura per evidenziare l’essenziale

MICERINO E SUA MOGLIE
-          E’ una statua che rappresenta il faraone abbracciato dalla moglie
-          È una scultura di basalto (= pietra dura, resistente, preziosa » caratteristiche proprie anche del faraone » ispira autorità)
-          L’altezza levata (3 metri) dà rilievo al fatto che il faraone era considerato anche un dio
      » i re dei popoli precedenti erano raffigurati con piccole statue perché non erano divini
      » innovazione = statua grande per incutere rispetto ai cittadini che la guardavano
      » funzione propagandistica dell’arte (perché a vantaggio del faraone)
-          È ancorata al supporto » progettata per una visione frontale (ispira timore reverenziale)
-          Modo di scolpire » parto da un blocco di pietra, un parallelepipedo
                                  » traccio un reticolato che dia le coordinate principali per orientarsi
                                  » nelle linee in cui c’è una rientranza picchio perpendicolarmente con il
                                     martello fino a creare una rientranza, fino a scavarla a dovere
                                  » c’è un modo diverso di realizzare e soprattutto di ideare il soggetto
-          Volto » il volto del faraone e della moglie sono identici
                » questo perché il faraone è il modello a cui gli uomini devono fare riferimento
                » ha anch’esso espressione ieratica, ma definita e raffinata maggiormente
                » faraone è misura e modello di tutto ciò che lo circonda
-          Corpo » è proporzionato (evidenzia una ricerca del dato naturale che è elemento nuovo)
                 » muscolatura tratteggiata in modo più realistico (avanzamento tecnico)
                 » conoscevano bene l’anatomia umana (ginocchio, quadricipite come in realtà)
                 » lo sguardo ieratico indica la dimensione celebrativa a cui tenevano molto
                 » l’altezza di moglie e marito sono uguali » donna ha importanza maggiore per gli
                    Egizi, viene associata alla natura divina del marito (convenzione simbolica)
                 » posizione stante = gambe leggermente divaricate con un piede in avanti
-          Simbolo come attributo » barba posticcia e copricapo (richiamano alla divinità)
                                             » gesto della moglie che abbraccia il faraone (faraone è garante
                                                della concordia e dà l’esempio su di sé)
                                             » muscolatura (richiama alla forza della sua autorità)

NEFERTITI



-          cambiamento della struttura del volto
-          Non è più uguale a quello del faraone ma assomiglia di più a quello di una donna
-          È una sovrana egizia che regnò verso il 1338 a.C.

CHEFREN




-          Statua che rappresenta il faraone sul trono
-          È raffigurato il simbolo dell’alto e del basso Egitto (sovrano regnava in entrambi i territori)
-          Ha le stesse caratteristiche di Micerino
-          Ha un falco sulla testa che simboleggia il dio Oro, il dio Sole, che è il faraone
-          È una scultura in un blocco unico che quindi rimanda ancora una volta alla stabilità, fermezza che il faraone doveva ispirare al suo popolo
-          Con questa statua si può dedurre che gli egizi progettavano la statua prima frontalmente e poi lateralmente

NEBABUM
-          E’ un dignitario egizio che alla sua morte ha voluto costruirsi una tomba decorandone le pareti e facendosi scolpire una statua che raffigurava lui e sua moglie
-          I volti dei coniugi sono identici tra di loro e a loro volta sono uguali a quelli di Micerino e la moglie » un comune cittadine, un umano viene raffigurato come il faraone (nel volto del faraone c’è il mio)
      » gli egizi concepivano il loro volto (e quindi se stessi) con quello del faraone quindi del dio
      » l’autorità di ciascuno è grande tanto quella del faraone (hanno la stessa posizione solida)
      » anche io sono destinato a qualcosa di eterno perché adoro un dio eterno

-          Affresco » è evidente la mancanza della prospettiva e la costruzione gerarchica
                     » la donna è più piccola dell’uomo perché meno importante (la figlia la più piccola)
                     » gli animali sono rappresentati in maniera perfetta e nel modo più realistico
                     » avrebbero potuto fare lo stesso con l’uomo ma non è quello lo scopo
                     » scopo della riconoscibilità = rappresentazione che evidenzia i tratti caratteristici
                     » occhio, spalle viste frontalmente; gambe, viso, visti di profilo


-          Affresco del giardino » rappresenta una piscina all’interno di un giardino
                                         » la piscina è vista dall’alto, mentre gli alberi sono visti frontalmente
                                         » il disegno sembra realizzato secondo un modello simile alle
                                            proiezioni ortogonali (gli egizi erano molto avanzati)
                                         » tutto è riconoscibile secondo il punto di vista che lo identifica
                                         » fanno coincidere il piano della piscina sul piano da disegno (muro)
                                         » gli alberi sono costruiti tirando delle parallele abbassando o alzando
                                            il registro a seconda che la fila di alberi sia più vicina o più lontana
                                         » gli alberi a sinistra invece vengono ruotati come le proiezioni
                                         » gli animali non coincidono con il piano della piscina (sono di profilo)



ARCHITETTURA

MASTABA



-          In egiziano significa “panca, banco”
-          È una costruzione a tronco di piramide costituita da un unico zoccolo (blocco di mattone e calcare) che è posto al di sopra della tomba del faraone, nascosta sottoterra, raggiungibile con uno stretto passaggio verticale
-          Dentro lo zoccolo c’era un piccolo tempio con cui si eseguivano i riti funebri per la salma
-          Iniziano a comparire da quando il faraone Menes riunificò l’Alto e il Basso Egitto
-          Sono quindi anche il simbolo di una nuova coscienza che si era insinuata negli egiziani, la coscienza di far parte di un popolo grande, potente, prosperoso, la stessa coscienza che aveva spinto i sumeri a raffigurare il re Gudea con la loro scrittura cuneiforme come ornamento della veste (solo loro sapevano scrivere e quindi se ne vantavano)
-          La tomba del sovrano diventa il segnacolo della potenza del regno, abbastanza ricco, fiorente per potersi permettere di costruire un edificio simile
-          Per la costruzione ci volevano uomini che estraessero la pietra + chi la trasportasse (in Egitto non c’erano pietre calcaree) + muratori per realizzarla + ingegneri per progettarla
-          Per questo motivo nel tempo diventa sempre più importante la costruzione delle tombe dei faraoni, che diventano a mano a mano sempre più belle ed imponenti
-          La salma veniva accompagnata da statue, oggetti appartenuti al morto
-          Tranne il tempio, il resto dello zoccolo era pieno perché non c’erano ancora le conoscenze adatte a costruire un edificio saldo e completamente cavo al suo interno

PIRAMIDI
-          Compaiono le prime piramidi sotto il regno del faraone Gioser (2700 a.C.)
-          L’accesso alle piramidi è concesso solo alla famiglia del faraone e alla casta sacerdotale
-          La forma piramidale è associata al dio Rah (il faraone era il figlio di Rah, del dio sole)
-          Gli spigoli delle piramidi coincidono con i quattro punti cardinali (segno delle loro conoscenze più sviluppate rispetto alle altre popolazioni)
      » anche la loro posizione è simbolica perché è segno che anche le stelle (dei) centrano con la terra
-          Sono tutte posizionate ad ovest rispetto al fiume Nilo
      » a ovest del fiume c’era la “città dei morti” mentre a est la “città dei vivi
      » il sole tramonta a ovest e sorge ad est (tramonto del sole associato alla morte mentre l’alba  
         è associata alla nascita, alla vita)
      » a ovest c’erano solo le piramidi e le baracche di coloro che lavoravano alla costruzione
-          Attorno alle piramidi » nascono città costituite da coloro che ci lavoravano
                                         » si sviluppa un commercio fiorente che arricchisce l’Egitto
-          Prime piramidi » erano riservate solo alle salme dei faraoni, la sua famiglia e i funzionari
                               » la camera funeraria è sottoterra e la struttura è sostanzialmente piena
                               » sono chiamate “a gradoni” perché costruite con il sovrapporsi di gradoni di
                                  pietra l’uno più piccolo dell’altro, ma con il centro in comune
                               » non c’erano abbastanza conoscenze per riprodurre una piramide vera, con
                                  gli spigoli e le facce lisce, loro intento originale
                               » la camera funeraria era racchiusa da un recinto (da sempre simbolo di
                                  luogo sacro, come lo testimoniano le ziqqurat e le torri templari)

    


-          Evoluzione » dal 2005 a.C. le conoscenze matematiche, fisiche si evolvono (in 200 anni arrivano alla                    
                             perfezione delle conoscenze per costruire nel modo migliore le piramidi)
                         » cambia il modo di costruire le piramidi, affinano le loro capacità
                         » al posto di tanti gradoni ma con grande dislivello di ampiezza, costruiscono un
                            numero maggiore di gradini più piccoli, in distanza ravvicinata tra di loro
                         » questo rende meglio l’idea di continuità che non sapevano realizzare
                         » i gradoni venivano rivestiti trasversalmente di lastre di calcare lavorate su
                            misura delle facce (solo in seguito di granito, più pesante e prezioso)
                         » vengono usati questi materiali perché si inseriscono completamente con
                            l’ambiente circostante creando un effetto di riflessione
                         » le lastre non venivano fissate con nulla (la calce venne con i romani)
                         » stavano in piedi grazie ad un calcolo matematico: altezza/spigolo piramide
                         » grazie a questo rapporto le lastre non scivolano ma si incastrano tra di loro
                         » il terreno veniva livellato per renderlo più adatto alla costruzione
                         » per essere sicuri della pendenza utilizzano come noi la bolla
                         » con i pochi mezzi che avevano sono arrivati ad un livello di costruzione perfetto



-          Cheope » non è un’unica piramide, ce ne sono di più piccole nelle vicinanze dedicate alla
                      moglie del faraone e ai dignitari del figlio di Rah
                   » si sviluppano due templi, uno a monte e uno ai piedi della piramide
                   » questi simboleggiano il percorso del faraone, dal mondo dei vivi a quello dei morti
                   » ha un angolo di 52° è la piramide più alta che esista (Chefren 51°, Micerino 40°)
                   » la pendenza massima del terreno su cui è costruita è di 18 mm (pochissimo)
                   » la costruzione di questa piramide è durata 20 (complesso) -30 (struttura esterna) anni
                   » 1 milione di lavoratori + 100.000 taglia pietre specializzati



-          Interno » con le piramidi a fasce lisce iniziano ad utilizzare anche lo spazio interno
                   » all’inizio costruiscono su perimetri murari paralleli
                          » costruiscono una forma a tetto su cui si scarica tutto il peso delle pareti
                          » ricavano così lo spazio per la tomba + pareti da affrescare + stanzette per scaricare il peso
                          » è un abbozzo dell’idea di arco moderno

domenica 28 ottobre 2012

INFERNO - CANTO V - riassunto e analisi


CANTO V

SOMMARIO

-          Dante entra nel secondo cerchio, custodito da Minosse (per la mitologia era figlio di Zeus, che si era trasformato in una mucca, e di una mortale » figlio di un atto lussurioso)
-          Minosse » viene messo negli inferi come giudice delle anime già da Omero
                    » viene raffigurato come giudice giusto perché era stato un re saggio (re di Creta)
                    » manda le anime nel cerchio dell’inferno a loro destinate a seconda di quante volte
                       si rigira la sua coda attorno al corpo
-          Virgilio rassicura Minosse che il viaggio di Dante è stato voluto da una sorte divina
-          II cerchio » lussuriosi (= chi ha sottomesso la ragione all’istinto, i peccatori carnali)
                      » si presenta come luogo totalmente buio agitato da un’incessante bufera di vento
                      » si sentono i lamenti dei dannati che vengono sbattuti qua e là dalla bufera
-          Dalla schiera di anime si distingue la fila che procede ordinata di coloro che sono morti per amore e Dante chiede a Virgilio chi sono. Questo li nomina in ordine cronologico
-          Morti per amore » Semiramide (regina degli Assiri) = fa lecito in una sua legge di fare tutto
                                    ciò che si vuole (in questo modo non veniva vista male per le sue azioni)
                                 » Didone = mancò alla promessa fatta sulle ceneri del marito Sicheo di
                                    rimanergli per sempre fedele, poiché lo tradì con Enea (come nell’Eneide)
                                 » Cleopatra = si suicidò dopo che Marco Antonio perse contro Cesare
                                    (l’amore per lui la portò a condurre una battaglia contro Roma)
                                 » Elena = moglie di Menelao. Paride la rapì scatenando la guerra di Troia
                                 » Achille = innamoratosi di Polissena, fu ucciso dal fratello di lei: Paride
                                 » Paride = rapì Elena sebbene già sposata (tradì così l’ospitalità di Menelao)
                                 » Tristano = si innamorò della moglie di re Marco, Isotta, che era però sua
                                    zia. Fu quindi ucciso dallo zio non appena scoperta la relazione.
                                 » Paolo e Francesca = sono due contemporanei di Dante
-          Storia » Francesca veniva dalla famiglia dei da Polenta (da Ravenna)
                 » Paolo veniva dalla famiglia dei Malatesta (da Rimini)
                 » le due famiglie decidono di allearsi sposando i loro figli
                 » Francesca, pensando di sposare il figlio minore, Paolo, acconsente al matrimonio
                 » da poco le donne potevano avere parola sulle proprie scelte
                 » al matrimonio scoprì che lo sposo era il figlio maggiore, chiamato Gianciotto, più
                    vecchio, brutto, crudele (non era adatto ad una donna bella e intelligente come lei)
                 » una volta sposati, mentre Gianciotto era fuori, i due giovani rimasero a casa da soli
                     a leggere il romanzo di Lancillotto e Ginevra (storia d’amore simile alla loro)
                 » la lettura risvegliò in loro la passione, si baciarono, quando Gianciotto tornò
                 » una volta scoperti, colto dall’ira, Gianciotto li uccide entrambi
-          Dante chiede alle due anime dei giovani (colpito dal fatto che anche all’inferno erano perennemente abbracciati) di avvicinarsi e di raccontargli la loro storia
-          Francesca racconta di sé, mentre lo spirito di Paolo piange
-          Dante sviene sopraffatto dalla pietà e cade a terra come cade un corpo morto

OSSERVAZIONI

-          Questo canto ha come tema l’amore, emerge la domanda su cos’è, se può portare alla morte del corpo e dell’anima sebbene è essenza di Dio.
-          Dante non risponde in questo canto alle sue domande, qui si lascia solo colpire
-          In questo canto Virgilio dice solo una frase: “Che pense?”
-          In questo canto Dante non pensa, li lascia travolgere anche lui dalla tempesta dei dannati, solamente in modo non fisico ma interiore, viene solo colto dalla pietà (non derivata dalla ragione ma dal puro istinto)
-          Dante con l’incontro di Paolo e Francesca viene commosso così tanto che sviene
-          Viene commosso perché si riconosce in quell’amore descritto da Francesca, vede la sua colpa, vede se stesso in due anime dell’inferno
-          La spiegazione del perché anche l’amore può mandarti all’inferno non arriva subito perché Dante mentre scrive la Divina Commedia matura, e arriverà a spiegarlo solo nel purgatorio
-          A noi sembra un’ingiustizia, ma se leggiamo tenendo in mente i capisaldi del pensiero medioevale (tutto è simbolo di Dio e tutto viene giudicato in relazione al rapporto con Dio), capiamo che le due anime hanno ceduto ad un amore istintivo non razionale

SIMILITUDINI (hanno tutte come paragone degli uccelli)

-          Stormi » le anime dei lussuriosi vengono sospinti dal vento (= alito di Lucifero) come le ali
                     degli uccelli portano gli stormi in inverno in grosse schiere disordinate di animali
                  » versi 40 – 45
-          Gru » le anime di coloro che sono morti per amore procedono come le gru che volano in fila
                 mentre cantano con suoni lamentosi
              » versi 46 – 49
-          Colombe » le anime di Paolo e Francesca escono dalla schiera di Didone come due colombe
                        che, sospinte dall’istinto d’amore, si dirigono verso il loro nido
                     » sono gli unici animali monogami (= non cambiano mai il compagno, ne scelgono
                        uno per tutta la loro vita) » come l’uomo
                     » versi 82 – 87 

BIBLIOTECA DI DANTE


BIBLIOTECA DI DANTE

FILOSOFI (li descrive tutti nel canto IV dell’inferno)

-          Democrito » non crede in una visione trascendentale, ma in un principio meccanico
-          Diogene » ritiene che gli esseri umani vivono in modo superficiale e ipocrita
                    » chiamato “Il cinico” perché faceva da critico degli uomini (IV sec a.C.)
-          Anassagora » (V sec a.C.) nulla nasce e nulla perisce (teoria dei semi originari)
-          Talete » (V secolo a.C.) primo filosofo naturalista, afferma che l’arché è l’acqua
-          Empedocle » stesso pensiero di Anassagora (teoria dei quattro elementi)
-          Zenone » teoria dell’essere di Parmenide (unico, immobile, eterno, immutabile)
-          Eraclito » teorizza il perenne divenire di tutte le cose
-          Seneca » filosofo romano (I sec d.C.)
-          Avicenna e Averroè » filosofi arabi commentatori di Aristotele

POETI

-          Virgilio » lo reputava come maggior poeta di tutti i tempi, tanto da sceglierlo come guida
                    » di lui non leggeva la lirica latina, solo quella volgare (sapeva le lingue romanze)
                    » lingue romanze = sono le lingue che nel medioevo si usavano per la letteratura
-          Omero » è il padre dei peti, ma non lo ha letto direttamente (non sapeva il greco)
                  » ha letto le traduzioni dell’Iliade (Ilias latina)
-          Orazio » poeta romano del I secolo a.C. scrive versi di liriche e satire
                        » Dante conosce solo le satire scritte da lui (per questo lo soprannomina “il satiro”)
-          Ovidio » poeta romano del I secolo a.C. che scrisse Le Metamorfosi (15 libri che
                     racchiudono un vastissimo repertorio di mitologia secondo le trasformazioni)
                  » Dante conosceva bene tutti i suoi scritti (dalle metamorfosi basa i racconti mitici a
                     cui lui stesso fa riferimento nella Divina Commedia) » mitologia è simbolica
-          Lucano » poeta romano del I secolo a.C.
                   » Dante di lui conosce solo il De bello civile = racconto in esametri della lotta
                      politica e militare tra Cesare e Pompeo (inventa gli zombi)
STORICI

-          Floro » fa un riassunto di 700 anni di guerre (Bellorum omnium annorum)
-          Cesare » conosce poco il De bello Gallico (racconto delle guerre di Cesare contro i Galli)
-          Livio » lo conosce pochissimo perché non riusciva a trovare i suoi manoscritti

AUTORI MEDIOEVALI (padri fondatori del medioevo latino) del V-VII secolo d.C.

-          Marziano Capella » scrive un’allegoria delle sette arti liberali nel libro De nuptiis Mercurii
                                      et Philosophiae)
-          Paolo Orosio » storico cristiano che descrive la storia universale con cui la concepisce Dante
-          San Gerolamo » scrive la traduzione ufficiale della Bibbia in latino (chiamata Vulgata)
                              » scrive una tabella cronologica che indica tutti i modi di scandire il tempo
                                 per le varie culture con i fatti accaduti nella storia (chiamata Chronica)
                              » quest’opera oltre ad essere utile è importante perché mette in relazione
                                 l’avvento di Cristo con tutte le altre popolazioni
                              » anno zero » cristiani (dalla nascita di Cristo)
                                                  » latini (dall’ urbe condita)
                                                  » ebrei (dalla scacciata di Adamo ed Eva dall’Eden)
                                                  » greci (dalla prima olimpiade 776 a.C. ogni 4 anni)
                              » Epistola de verginitate: lettera che riflette sulla verginità come stile di vita
                              » De recte vertendi ratione: lettera su come tradurre bene
                              » scrive una lettera anche su come leggere gli autori pagani
-          Sant’Agostino » conosce i suoi scritti filosofici (non era un filosofo sistematico)
                              » De civitate dei = scritto sulla città di Dio
                              » De doctrina cristiana = scritto su come imparare il cristianesimo
                              » le confessioni = racconto della sua conversione (scritto in prima persona)
                                                        » Dante impara da lui a parlare di sé (autore è protagonista)
-          Severino Boezio » era il segretario di Teodorico, viene calunniato e messo in prigione, dove
                                    si suicida dopo aver scritto il suo libro
                                 » De consolazione philosophiae » spiega il suo rapporto (e quindi quello
                                                                                        dell’uomo) con la filosofia
                                 » è scritto in prosimetron (= un po’ in verso e un po’ in prosa)
                                 » Boezio e Agostino sono gli unici a scrivere in prima persona

SCIENZIATI

-          Diascoride » medico del I sec d.C. (scrive de re medica)
-          Euclide » famoso matematico greco (IV-III sec a.C.)
-          Tolomeo » astronomo egiziano (II sec a.C.) da cui il medioevo prende la concezione di
                        universo che utilizza anche Dante nella sua scrittura (sistema geocentrico)
-          Ippocrate » il più famoso medico antico (IV sec a.C.)
-          Galleno » medico del II secolo a.C.