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giovedì 1 novembre 2012

ZENONE - filosofia


ZENONE

-          Nato ad Elea tra VI e V secolo a.C.
-          Uomo singolare nell’indole (si batte per la libertà contro un tiranno e viene imprigionato)
-          Si dice che, una volta in prigione, lo torturarono per sapere i nomi dei compagni di complotto, ma lui si taglia con un morso la lingua e la sputa in faccia al tiranno (leggenda)
-          Altra tradizione dice che confessò i nomi dei sostenitori di quel tiranno che, giustiziandoli, portò anche se stesso alla rovina (rispecchia il procedimento dialettico utilizzato da Zenone)
-          Scrive un’opera Sulla natura di cui ci giungono solo pochi frammenti

OBBIETTIVO
-          Fu discepolo di Parmenide e ne acquistò gli stessi pensieri
-          Le teorie del maestro avevano suscitato proteste, il suo obbiettivo è di placarle ed annullarle utilizzando l’uso della ragione
-          Non esalta la verità dei concetti di Parmenide ma dimostra che le conseguenze che derivano dalle tesi opposte a Parmenide sono ancora più assurde di quelle a cui si oppongono
-          Usa quindi la dimostrazione per assurdo (= confutazione della confutazione) per la quale si afferma che la tesi avversaria sia vera per poi evidenziare il paradosso che ne consegue
-          Dà origine al metodo della dialettica (primo a usare il metodo per assurdo e le argomentazioni per convincere la gente della propria idea)

CONTRO IL MOVIMENTO
-          Parmenide aveva attribuito la caratteristica dell’immobilità al concetto dell’essere
      » tutto ciò che si muove non è essere, e quindi è inconcepibile
-          I suoi avversari sostengono invece che, come la realtà mostra, il movimento esiste
-          Zenone smonta l’idea ricordando che un corpo, per raggiungere una meta stabilita, deve raggiungerne prima la metà, che a sua volta è suddivisa in infinite metà
      » la distanza tra due punti finiti è infinita perché si possono trovare infiniti punti all’interno
        di essa (posso sempre fare la metà di una distanza) quindi il segmento è impercorribile
      » questo argomento viene detto anche della “dicotomia
-          Esempio di Achille pie veloce e la tartaruga
      » in una supposta gara di velocità tra una tartaruga e Achille vincerebbe la prima nel
         momento in cui l’eroe dà un vantaggio all’animale
      » questo perché Achille per vincere deve prima raggiungere la tartaruga
      » il segmento che separa Achille dalla tartaruga è incommensurabile perché è sempre 
        possibile dividerlo all’infinito in metà (si avvicinerebbe sempre + ma non la raggiunge mai
     » rapporto delle velocità Achille/tartaruga è di 100/1
     » quando Achille arriva al punto 1 la tartaruga sarà avanzata di 1/100 + (1/100 di 1/100)
     » la tartaruga ha sempre un 1/100 in più rispetto ad Achille


-          Esempio dell’arena delle olimpiadi
      » dimostra che la velocità, anch’essa implicata nel concetto di movimento, è relativa
      » non si potrebbe, razionalmente parlando, percorrere l’arena olimpionica perché prima
         dovrei prima raggiungere la sua metà che ha al suo interno infinite metà
      » lo spazio da per correre è quindi infinito e impercorribile, incommensurabile
      » non è possibile percorrere in un tempo finito parti infinite dello spazio

-          Esempio della freccia
      » una freccia scoccata dall’arco non arriverà mai a centrare il bersaglio
            » questo perché in ogni istante in cui si può dividere il tempo la freccia è immobile in un
               punto (come se scattassimo tante fotografie in successione, nella foto la freccia è ferma)
            » se la freccia è immobile in ogni istante allora non può essere in movimento in totale
-          Il movimento è qualcosa di relativo non di oggettivo


CONTRO LA MOLTEPLICITA’

-          Zenone smonta le teorie anche di altri avversari a Parmenide, i pluralisti
-          Essi affermavano che la realtà è costituita di alcune unità minime, che sono l’essere che compone tutto il mondo, tutta la realtà
-          Zenone prova che non esiste una molteplicità di esseri con dimostrazione per assurdo
      » se gli esseri sono molteplici il loro numero dovrebbe essere nello stesso tempo finito e
         infinito (dichiarazione assurda, paradosso)
      » finito perché le cose non possono essere né più né meno di quello che sono
      » infinito perché tra due cose ce n’è sempre una terza e così all’infinito
-          Dimostra anche che ogni cosa non può essere costituita da molte unità
            » se queste unità non hanno grandezza, allora anche l’oggetto non ha grandezza e non esiste
            » se le cose hanno una grandezza, e ogni grandezza è infinita al suo interno, le cose saranno
               Infinite o nulle (paradossale » o una casa costituita da infiniti mattoni, oppure non avercela)
            » es: molti chicchi cadendo fanno rumore, uno solo non ne fa (non concepibile un’unità
               minima che unita ad altre dia un’unica grandezza)

INNOVAZIONE DEL PENSIERO

-          Nascita della dialettica
-          Logos acquista il valore di legge onnipotente ed indiscutibile
-          Esistono due piani » piano impirico
                                     » piano razionale
-          Così però contraddice Parmenide riguardo la scelta tra la via della δόξα e la via della verità, perché afferma che ci sono due modi di concepire le cose che non si escludono a vicenda
-          Anche Parmenide però era stato costretto dall’evidenza ad ammettere una terza via, quella delle opinioni plausibili, ma per lui era inconcepibile la divisione tra due piani
-          Con Zenone e Parmenide si vuole indagare tutto con la ragione, fino a stravolgere la realtà
-          Con i suoi paradossi entra in paradosso anche lui perché implicitamente dice che la realtà esiste (perché il piano empirico per lui esiste, c’è, è essere)

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