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giovedì 4 aprile 2013

ARISTOTELE - fisica


LA FISICA (filosofia seconda)
-          Definizione = studio delle caratteristiche della realtà sensibile, determinata dal movimento
» è la scienza delle forme e delle essenze (metafisica del sensibile)
» è la teoria della sostanza in movimento
» non è la fisica quantitativa di Galileo, riconoscibile numericamente
» la metafisica studia l’essere statico, l’essere in quanto essere, qui l’essere dinamico
» questo è lo studio della qualità delle cose, non della quantità (fisica moderna)
» il soprasensibile è causa e ragione del sensibile (collegamento diretto con la metafisica)
» fisica e metafisica hanno un metodo di studio simile
-          Movimento
» introdotto per primo da Eraclito con il divenire, legge e modo con cui si manifesta l’essere
» diventa problema filosofico da quando gli eleati lo negano per la sua apparenza illusoria e perché
   sottintende un non essere di fondo » Platone introduce il concetto di diverso 
» i pluralisti lo recuperano, giustificano, ma nessuno aveva stabilito la sua essenza e stato ontologico
» il movimento è il passaggio dall’essere in potenza all’essere in atto (un significato dell’essere)
» movimento suppone il non essere come potenza, che è comunque una forma dell’essere
» è quindi il passaggio da essere (potenziale) ad essere (attuale)
» riguarda tutte le categorie dell’essere, in particolare quelle della sostanza, qualità, quantità, luogo
1.      movimento secondo sostanza = generazione e corruzione
      » generazione è un assumere la forma da parte della materia, la corruzione è perderla
      » nella generazione è sottintesa la corruzione di qualcosa di precedente
      » questa forma di movimento è la principale che è base a tutte le altre tre
2.      movimento secondo qualità = alterazione
      » è un cangiamento della qualità
3.      movimento secondo quantità = aumento e diminuzione
      » passaggio da piccolo a grande e viceversa
4.      movimento secondo luogo = traslazione (movimento locale)
      » passaggio da un punto ad un altro
» mutamento = termine generico per tutte e quattro queste categorie di movimento
» movimento = designa genericamente le ultime tre, in particolare l’ultima categoria
» solo sinolo (struttura ideomorfa) è soggetto al mutamento perché solo materia implica potenzialità
» la potenzialità è radice di ogni movimento perché è antecedente all’atto
-          Spazio
» il movimento non può avvenire in un non essere ma necessariamente in un “dove”
» non c’è qui l’affermazione del vuoto come un luogo (teoria di Democrito), è impensabile
» vuoto (luogo in cui non c’è nulla) non è concepibile perché contraddice la definizione di luogo
» ciascun elemento tende ad un “luogo naturale”, fuoco e aria in l’alto, terra e acqua verso il basso
» alto e basso sono determinazioni naturali, non qualcosa di relativo, non possono essere altrimenti
-          Luogo = ciò che contiene un oggetto ma a sua volta è diverso da questo
» è un contenitore immobile, il limite più contiguo al corpo contenente
» luogo comune » luogo che contiene tutti i luoghi nel quale ci sono tutti i corpi
» luogo particolare » luogo che contiene immediatamente quel corpo specifico
» recipiente = è un luogo mobile, in quanto si può trasportare con movimento locale
» luogo è quindi il primo immobile limite del contenente
-          Tempo
» se non avvertiamo movimento/mutamento, neanche il tempo » connessione con movimento
» caratteristica del movimento è la continuità in cui si riconoscono “prima” e “poi”, termini di tempo
» il tempo è misura del movimento secondo il “prima” e il “poi”, è la sua modalità di compimento
» l’anima è misura del tempo perché è principio spirituale numerante quindi condizione della
   distinzione del numero » se non c’è l’anima, non c’è neanche il tempo (conditio sine qua non)
» concezione spiritualistica del tempo è propria anche dei medievali (Agostino)
» non hanno strumenti oggettivi di misurazione del tempo, lo associavano alla misura umana
» percezione del tempo cambia a seconda della sensibilità dell’anima
-          Infinito
» esiste solo come potenza o in potenza, mai in atto » intende un corpo infinito » è immobile
» es » numero: è possibile sommare all’infinito
       » spazio: divisibile all’infinito perché ha come risultato una grandezza sempre divisibile
       » tempo: non può esistere tutto insieme nello stesso momento, ma si sviluppa senza fine
» infinito collegato alla categoria “quantità”, che vale solo x sensibile » non può esistere immateriale
» finito è perfetto e l’infinito è imperfetto perché non ha una determinazione, quindi una forma e
   quindi rimane incompiuto» riprende e conferma l’idea pitagorica
-          Mondo sublunare (tutto ciò che è compreso dentro la sfera della Luna)
» distinzione della realtà sensibile caratterizzata da tutte e quattro le forme di mutamento
» in particolare predominano la generazione e la corruzione
» materia di cui è costituito è potenza dei contrari ed è data dai quattro elementi naturali
» terra, acqua, aria, fuoco sono trasformabili tra di loro (non come affermava Empedocle)
» loro movimento proprio è rettilineo: dall’alto al basso (se pesante) o dal basso all’alto (se leggero)
-          Mondo celeste
» comprende tutti i cieli ed è caratterizzato dal movimento locale, precisamente circolare
» non ha nessun’altra categoria (no generazione, corruzione, alterazione, diminuzione, aumento)
» è eterno perché tutti gli uomini hanno visto i cieli esattamente uguali da quando hanno memoria
   (cioè da sempre visto che la terra e l’uomo esistono da sempre)
» etere = materia che costituisce i cieli, ha potenza di passare solo da un punto all’altro (mov locale)
            » movimento proprio dell’etere è circolare » né pesante né leggero (quinta essenza)
            » è eterno ed incorruttibile » caratteristiche che conferisce anche ai cieli
» solo con Copernico non c’è più la distinzione nei due mondi, ma un unico con le medesime leggi

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