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giovedì 28 novembre 2013

FILIPPO II - storia

FILIPPO ΙΙ

-    Carattere » uomo cupo ed incline all’isolamento, a differenza del padre, non si mosse dalla Castiglia
-    Capitale a Madrid e organizzazione del potere
» è una decisione amministrativa importante, segno del carattere cupo e serio di Filippo, che a differenza
   del padre che viaggiò sempre per tutto il suo Impero » Madrid era un piccolo villaggio castigliano isolato
» traccia le diagonali del suo impero e il punto d’incontro delle rette è proprio a Madrid » centralità
   geografica ma senza alcun valore tradizionale, commemorativo, ideale
» viene messa in primo piano la funzionalità e vengono abbandonati i sentimentalismi e gli ideali
» cambia il concetto di potere » Filippo II è il primo sovrano moderno (si dice che è 1° monarca assoluto)
                                                » autoritario: il sovrano non è sottomesso alla legge, ma ne è al di sopra
» organizzazione potere » la corona è affiancata dai consigli (sono gli odierni ministri)
                                       » rimanendo fermo nel suo palazzo-monastero dell’Escorial governa tutto l’Impero
                                       » potere accentrato nelle mani di un unico, che amministra grazie ad una rete di
                                          funzionari sparsi per i suoi domìni (nel medioevo c’era il sistema feudale)
                                       » gode di poteri assoluti sui beni e sulle persone dei sudditi
» re-clero » era il capo della Chiesa ed esercitava poteri vasti sul clero tanto da farne un settore della
                   burocrazia statale, nonostante rispettasse l’autorità del papa
                » usufruiva del diritto di presentazione che gli consentiva di nominare vescovi di suo gradimento
                   alla guida delle diocesi con cui esercita un controllo amministrativo
                » l’Inquisizione spagnola dipendeva direttamente dalla corona » gli attribuì fama di persecutore
-    Strumentum regni
-    I problemi del governo
1.      corruzione dovuta alla vendita dei titoli
» l’attività governativa era affiancata da una serie di Consigli (ministeri tipici di uno Stato moderno)
» c’era il Consiglio della Guerra, dell’Inquisizione, quelli che gestivano i singoli territori
   dell’Impero a cui corrispondeva una piramide di funzionari, impiegati, dipendenti di vario genere
» reclutamento avveniva normalmente attraverso la vendita delle cariche
» l’aspirante ad un posto statale non si doveva qualificare per capacità e merito, ma doveva sborsare
   un’ingente somma di denaro, che l’Impero accoglieva volentieri vista la continua necessità di liquidi
» una volta nominato, cercava di recuperare la somma alle spese dei ceti più umili
» corruzione e conflitti d’interesse erano all’ordine del giorno (non si ricerca il bene comune)
» la stessa struttura burocratica fu riprodotta nelle colonie americane, fu trapiantato il tribunale
   dell’Inquisizione, creata una struttura ecclesiastica forte » gli indigeni non possono far parte del clero
2.      inadeguatezza dell’economia spagnola
» dopo il 1560 iniziano ad affluire grosse quantità di oro e di argento dal Perù e dal Messico
» il settore manifatturiero e commerciale era a livelli piuttosto bassi
» i soldi non venivano investiti in attività produttive ma venivano subito spesi, arricchendo gli altri
» il sistema amministrativo non era efficace » conseguenze pesanti sull’economia
» l’agricoltura non era in grado di provvedere nemmeno al fabbisogno delle popolazioni iberiche
» nella classe dirigente permanevano pregiudizi contro le attività imprenditoriali, si inseguivano ideali
   cavallereschi, si praticava uno stile di vita caratterizzato dallo sfarzo e dallo spreco
» concezione del lavoro come un’attività sporca, da pezzenti » preferiscono lasciarlo alle altre potenze,
   che così si arricchirono » “Tutto il mondo serve Madrid mentre Madrid non serve nessuno
3.      inflazione
» l’oro e l’argento che consentivano l’intervento militare della Spagna, garantendone il ruolo di
   potenza mondiale, provocarono l’aumento dei prezzi a seguito dell’aumento della domanda
» domanda = quantità di beni richiesta sul mercato
» maggiore disponibilità dei metalli preziosi aumenta la domanda delle merci, ma non corrispondeva
   ad un adeguato incremento dell’offerta che l’apparato produttivo non era in grado di assicurare
» domanda si riversa sui mercati esteri » afflusso delle merci straniere appariva come segno di potenza
» la Spagna era costantemente indebitata e per tre volte Filippo II dichiarò la bancarotta che comporta
   la mancata restituzione dei capitali avuti in prestito
» con tanti soldi, in mano solo ad alcuni, e poca produzione la moneta perde di valore = inflazione
» per un povero l’inflazione è grave perché il suo potere d’acquisto diminuisce
4.      commercio, monopolio e contrabbando
» il commercio tra madrepatria e colonie era sottoposto a una serie di restrizioni pesanti
» le colonie non potevano commerciare né con stranieri né tra di loro (per non arricchire i nemici)
» tutti i traffici dovevano passare per il porto di Siviglia, dove venivano controllati
» il trasporto delle merci era sottoposto al monopolio (offerta di un bene è sotto il controllo di un unico
   soggetto che ne può decidere il prezzo) regio
» la povertà della produzione costringeva ad eludere i divieti e procurarsi altrove le merci necessarie
» questa pratica di commercio illegale è il contrabbando (ampia diffusione a discapito dell’Impero)
5.      overstretching
» le dimensioni dell’Impero erano così grandi e le guerre così numerose che l’amministrazione
   richiede risorse continue, di cui l’Impero non dispone per la mancanza di un sistema produttivo
   efficiente che rifornisse continuamente e sostenesse l’economia
» un impero vasto esige di una quotidiana trasmissione di ordini e notizie, che richiede grandi somme
» la dispersione mondiale dei territori li rendeva difficilmente governabili
6.      lentezza delle comunicazioni
» la velocità di comunicazione delle notizie era la stessa nell’antichità con le navi greche (no sviluppo)
» gli spostamenti erano caratterizzati dalla durata e dalla variabilità dei tempi di percorrenza
» il clima aveva una grande incidenza » nessun progetto poteva esser elaborato sulla tempistica
» la circolazione degli uomini e notizie era molto costosa (un messaggio = paga annua di un insegnante)
» la notizia era una merce di lusso, non per un’ordinaria amministrazione
» queste difficoltà riguardavano tutti, ma erano più influenti sui territori dispersivi come l’Impero
-    La pirateria
» pirateria = attività marittima illegale che mira all’attacco di navi merci depredandone il carico
» da tempo era aperta la lotta tra cristiani e musulmani, ora identificata nella lotta tra Impero ottomano e
   Regno di Spagna » entrambi stati fondati sul potere assoluto del loro sovrano
» entrambi avevano un potenziale bellico che si equivaleva » confronto militare non si era mai interrotto
» non si limita all’attacco navale, ma anche saccheggio dei villaggi costieri, schiavizzando la popolazione e
   chiedendo il riscatto, oppure arruolando gli uomini come rematori sulle navi
» 1560 » i turchi avevano sconfitto a Ceuta la flotta spagnola
» 1565 » i turchi assediano Malta ma senza riuscire ad espugnarla
» rimaneva il continuo conflitto fondato sull’attività della pirateria
» pirateria musulmana » caratteristica di agire con grosse formazioni navali adatte a fronteggiare qualsiasi
                                        situazione e a condurre operazioni militari » erano il terrore delle coste
                                    » saccheggiarono Andaliusia, Portogallo, le rotte intorno alla Sicilia, Calabria,
                                       Genova, Savona, Corsica, isola d’Elba, stretto di Gibilterra
                                    » nei primi decenni del ‘600 anche nell’oceano, in Inghilterra, Francia, Islanda
                                    » base operativa = Algeri, dove confluivano tutti i beni saccheggiati ovunque, era
                                       un centro di smistamento di merci, luogo di incontro di mercanti anche cristiani
» pirateria cristiana » le città che vi si dedicavano: Pisa, Napoli, Messina, Palermo, Trapani, ma soprattutto
                                   Livorno, “l’Algeri cristiana” e Malta, sede dei cavalieri di Malta, eredi dell’antico
                                   ordine cavalleresco medievale » attacco sia ai musulmani che alle città cristiane
                                » a Malta ci sono i cavalieri ospedalieri (cavalieri del santo sepolcro), a cui Carlo V nel
                                   1530 affidò l’isola di malta come base » l’isola controllava tutte le rotte del Mediterr.
» le rotte erano scosse da un groviglio di aggressioni a catena » pirateria era una rete chiunque navighi
-    La corsa
» la corsa è una pirateria riconosciuta ed autorizzata da un’autorità politica » distinzione sottile dai pirati
» le potenze in guerra la utilizzavano per danneggiarsi reciprocamente
» la pirateria era quindi un fenomeno ambiguo e tollerato a livello ufficiale
» esistevano norme di comportamento internazionale a cui le potenze principali si attenevano
-    La lotta contro i turchi
» 1570 » Selim II (successore di Solimano il Magnifico) occupa Cipro con un lunghissimo assedio, zona  
              strategica, dominio veneziano» il mondo cattolico si riscuote
            » l’assedio si conclude con la resa obbligata per inferiorità numerica e una promessa d’immunità,
               poi disattesa (il capo della piazzaforte viene spogliato delle armi ed impagliato davanti a tutti)
» Lega santa = papa Pio V che la costituisce, Spagna, Venezia con il fine di sconfiggere definitivamente i
   turchi» la Francia non partecipa perché tradizionalmente legata ai turchi (non guasta i rapporti favorevoli)
» 1571 » battaglia di Lepanto (città greca all’imboccatura del golfo di Corinto) » netta vittoria cristiana
           » una flotta guidata da Giovanni d’Austria (fratellastro Federico II) infligge una sconfitta ai turchi
              » superiorità dell’artiglieria e delle armi da fuoco leggere + cattive condizioni e scarsezza di
                 energie e risorse dei turchi, stanchi dalle scorribande nell’Adriatico determinarono la vittoria
           » i cristiani utilizzarono le nuove navi veneziane (galeazze) armate di cannoni
           » la flotta cristiana si era disposta a croce per sfondare la linea nemica, i musulmani a mezzaluna
              » il cristianesimo mostra grande vitalità nonostante l’estenuante lotta con il protestantesimo
              » da ora in poi finisce la superiorità militare dell’islam, per la prima volta la tecnologia occidentale
                 si rivela superiore a quella orientale, e sarà così da ora in avanti (le armi che i cristiani avevano
                 preso ai turchi a Lepanto non sono state più riutilizzabili per la scarsezza del materiale)
» conseguenze » notizia della vittoria suscita un’ondata di entusiasmo nei paesi cristiani
                        » militarmente i turchi si ripresero presto, ricostruirono una flotta e stipularono una pace
                           separata con Venezia, che concesse loro il dominio a Cipro
                        » la presenza musulmana nel mediterraneo venne meno, si spostarono sul fronte persiano
                        » con la battaglia di Lepanto ha fine l’incubo dei musulmani (Pio V scrive l’Ave Maria ed il
                           giorno della battaglia, 7 settembre, viene dedicato alla Madonna e alla commemorazione)
                        » vengono liberati molti schiavi cristiani, le loro catene vengono portate in pellegrinaggio e
                           fuse per costruire le aste del cancello del santuario di Loreto
                        » rinasce lo spirito della crociata » si scatena la persecuzione dei moriscos (= arabi che
                           prima del 1492 erano giunti in Spagna e si erano convertiti forzatamente al cristianesimo)
                           di cui si erano scoperti complotti di natura islamica, ed i marrani, entrambi vitali per il
                           commercio spagnolo » convertiti apparentemente, ma praticavano ancora il vecchio culto
                        » traffici nelle reti mediterranee diventano più sicure quindi più fiorenti
                        » conseguenza politica = occidente mostra la sua superiorità strategica e tecnica
-    Filippo II sul trono portoghese
» 1578 » il re del Portogallo Sebastiano Braganza attaccò il sultano musulmano del Marocco
            » la spedizione mal preparata si concluse in una disastrosa sconfitta ad Alcazarquivir, dove morì
» 1580 » il successore più prossimo era Filippo II, zio del defunto
               » appoggiato dai mercanti portoghesi che vedevano nell’unione tra Spagna e Portogallo l’occasione
                   per entrare in una vasta rete di traffici
-    I Paesi Bassi
» sono un’area corrispondente agli odierni stati d’Olanda, Belgio, Lussemburgo, Francia settentrionale
» costituivano un complesso territoriale eterogeneo, con 17 province
» il potere era affidato ad assemblee provinciali (gli “Stati”) e da un parlamento comune, gli Stati generali
» nelle singole province c’erano profonde differenze linguistiche, culturali, economiche
» gli abitanti non sopportavano la presenza spagnola
» motivi » di ordine fiscale; i sudditi non tolleravano il pressante fiscalismo che produce malcontento
              » di ordine politico; i nobili non tolleravano le interferenze nelle questioni interne viste come
                 limitazione al potere autonomo degli Stati » erano abituati all’autogoverno
              » di ordine religioso; nei Paesi Bassi si era diffuso il calvinismo, il sud era invece cattolico
              » Filippo intraprese una politica di persecuzione a danno dei calvinisti ed elaborò un piano di
                 riorganizzazione della Chiesa che prevedeva l’istituzione di 14 episcopati di nomina regia
              » mirava ad accrescere il potere della corona immettendo uomini di sua fiducia negli Stati
-    La rivolta dei Paesi Bassi
» 1566 » delle masse popolari sobillate dai calvinisti saccheggiarono chiese e conventi
            » il re inviò il migliore dei suoi generali, il duca d’Alba
» il duca d’Alba eseguì con massima serietà e rigore gli ordini di Filippo punendo i rivoltosi, eliminando
   gli eretici, ripristinando la regolarità del prelievo fiscale » Filippo reagisce con durezza inaudita
» Filippo non reagisce rispondendo alle cause del malessere, ma imponendo la sua autorità nella
   repressione militare sistematica » ottiene il risultato opposto da quello sperato perché applica violenza
» i metodi spietati con cui è stata repressa la rivolta ottennero come risultato l’inasprirsi del conflitto
» la rivolta assume i connotati di una guerra » i ribelli sono appoggiati dai nobili, anche cattolici
                                                                       » questi nobili sono chiamati “pezzenti”, tra cui il più ricco,
                                                                          Guglielmo I di Nassau, principe di Orànge (presso Avignone)
» Guglielmo I di Nassau diventa capo della ribellione
» 1572 » fu nominato di ribelli governatore delle provincie del Nord, sottratte dal dominio spagnolo
» i soldati spagnoli compiono un tremendo saccheggio della città Anversa, inferociti per non aver ricevuto
   la paga » suscitano un’ondata di indignazione così grande da superare le differenze religiose
» 1576 » unione di Grand tra provincie del Nord (calvinismo) e del Sud (cattolicesimo)
» Alessandro Farnese » nuovo governatore spagnolo, con la sua abilità recuperò le province medi rionali
                                    » la politica d’intransigenza non aveva avuto effetto, si mette un moderato
» duplice politica di Farnese » migliore organizzazione delle azioni militari » consegue importanti successi
                                              » rispetto delle autonomie locali e appello a sentimenti religiosi
» 1579 » Unione di Arras tra cattolici
            » si contrappose all’Unione di Utrecht tra protestanti » da qui nasce la Repubblica delle sette
               Province Unite, indipendente dalla Spagna
» 1609 » Maurizio d’Orange, figlio di Guglielmo (ucciso nel 1584 da un sicario spagnolo) impose alla
               Spagna una tregua di dodici anni, con un implicito riconoscimento della nuova realtà politica

» 1648 » pace di Vestfalia pone fine alla guerra dei Trent’anni

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