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lunedì 2 giugno 2014

IL PENSIERO SOCIALISTA

IL PENSIERO SOCIALISTA

-    Idea che accomuna tutti i tipi di socialismo
» per superare i mali e le ingiustizie del capitalismo industriale (in particolare la condizione operaia) non è
   sufficiente la pratica delle riforme dall’alto né il ricorso alla carità e ad iniziative filantropiche.
» si deve colpire alla radice i principi capitalistico-borghesi sostituendoli con l’uguaglianza e la solidarietà
» È necessario orientare i processi produttivi verso il soddisfacimento dei bisogni dell’intera collettività
» È necessario costruire una società nuova nelle istituzioni politiche e nelle strutture economiche
» le diverse tipologie si differenziano nella modalità con cui propongono di colpire la società borghese
» per la sua carica utopica si collega alle correnti radicali preindustriali (rivoluzione inglese e francese)
   a cui si distingue per il suo riferimento alla nuova realtà dell’industrialismo
-    Robert Owen (inglese)
» industriale cotoniero che, seguendo gli ideali illuministi della filantropia, promosse le Trade Unions
   tentando la loro unificazione a livello nazionale
» poi si fece promotore delle cooperative di consumo fra i lavoratori
» cooperative = forme societarie in cui tutti gli aderenti ne posseggono una parte
» si diventa soci versando una quota e diventando proprietario di una parte dell’associazione; il capitale
   versato viene speso con l’acquisto di beni di consumo a quantità industriali per assicurarne un risparmio
-    Saint-Simon (francese)
» è un aristocratico, uno dei pochi che colse la novità dell’industrialismo e ne esaltò le potenzialità
» teorizza una nuova società governata da tecnici e produttori nell’interesse della collettività intera
» per il grado di astrazione teorica non fu seguito da molti (non vuole distinzione tra operai e capitalisti)
-    Charles Fourier (francese)
» sviluppa un’utopia radicalmente anti-industriale che mirava ad un’equa distribuzione delle risorse e a
   risolvere il problema della felicità individuale attraverso una nuova concezione del lavoro
» per raggiungere questi obiettivi voleva riorganizzare la società in piccole comunità autosufficienti
-    Louis Blanc (francese)
» capostipite del socialismo riformista
» convinto che la soluzione del male del capitalismo può venire solo da un intervento dello Stato come
   regolatore dei processi produttivi, diventando protagonista dell’economia
-    Pierre-Joseph Proudhon (francese)
» scrive un saggio intitolato Che cos’è la proprietà? » risposta: la proprietà è un furto
» propone l’eliminazione della società privata e la creazione di una società dominata dal governo cooperativo con l’abolizione dello Stato (sfondo anarchico)
-    Socialismo tedesco: Marxs ed Engels
» diffusione del socialismo in Germania dagli anni ’30 (causa del ritardo: scarso proletariato industriale)
» i nuclei socialisti si organizzarono all’estero perché le condizioni politiche lasciavano poco spazio
» contrappone al socialismo utopista quello scientifico (= concezione materialistica e dialettica della storia)
» predica il materialismo negando l’aspirazione ideale (l’uomo è costituito dai suoi bisogni materiali)
» la religione è l’oppio dei popoli: alienamento, anestetico inventato dall’uomo per dimenticare la propria
   condizione disagiata perché non riesce a raggiungere la propria felicità
» unisce una carica rivoluzionaria ad un fondamento economico e filosofico
» lo Stato uscito dalla rivoluzione francese è l’espressione del dominio della borghesia sul proletariato
» vede la storia caratterizzata da una lotta continua tra chi ha potere e chi non lo ha (lotte di classe)
» il capitalismo è una struttura per cui chi controlla le macchine ottiene sempre più ricchezza con lo
   sfruttamento crescente degli operai
» la legge che regge la società contemporanea è l’accrescere il guadagno attraverso l’innovazione
   tecnologica che però richiede sempre più ricchezza » lentamente verranno espulsi i capitalisti sprovvisti 
   che diventeranno proletari » si arriverà così al suicidio della classe capitalista
» il proletariato è una classe naturalmente rivoluzionaria in quanto rappresenta, al contrario della borghesia,
   gli interessi dell’enorme maggioranza » per farsi valere deve organizzarsi su scala sovranazionale
» in seguito al logoramento del capitalismo, i proletari spazzeranno via lo Stato e la borghesia attraverso
   una rivoluzione » instaurazione di una società caratterizzata dall’abolizione della proprietà privata
» l’origine di tutti i mali è la proprietà privata: senza di essa non ci sarà più nessuno che sfrutterà l’altro e
   l’uomo sarà felice grazie all’instaurazione nel comunismo (predica la totale uguaglianza tra gli uomini)
» la proprietà privata è quella malattia della società che rende l’uomo meno uomo perché origina le
   disuguaglianze, che sono la fonte del male (l’uomo non è sbagliato, ma lo è la società)
» il suo scopo è la creazione di una società perfetta, di un paradiso in Terra (no privilegi, stato, classi)
» assume le forme della dittatura (chi si frappone tra me e il raggiungimento della felicità viene eliminato)
   necessaria per contrastare i prevedibili tentativi della reazione della borghesia » come rivoluz. Francese

» proposte non ebbero seguito immediato in un proletariato ancora frammentato e disorganizzato

POLITICA CONTEMPORANEA - Posizioni nel mondo cattolico

POSIZIONI NEL MONDO CATTOLICO

-    Utopia reazionaria
» predicano il ritorno al cristianesimo medievale, criticano la modernità, si distaccano con una rottura
   radicale dall’illuminismo e dagli ideali liberali e democratici
» posizione che prese la Chiesa di Roma, in un tentativo di difesa della propria tradizione
-    I cattolici liberali
» esistono cattolici che proponevano posizioni progressiste o anche rivoluzionarie, ma sono casi individuali
» formulazione di un cattolicesimo liberale che sostiene la possibilità di salvare quella parte delle proposte
   liberali conciliabili con la dottrina cattolica (libertà di pensiero, di espressione…)
» il loro obiettivo era di salvaguardare la Chiesa dal pericolo di un’identificazione con l’ancien regime
» lo Stato doveva rispettare i diritti della Chiesa e mantenere un carattere cristiano alla sua legislazione
» furono condannati dal papa, preoccupato di riaffermare la sua autorità sulle masse popolari
» il liberalismo, non epurato dai cristiani, era un’ideologia caratterizzata dalla lotta contro la Chiesa
-    Il cattolicesimo sociale
» trasferirono il loro impegno sul terreno sociale
» pensavano che ora la Chiesa, libera da un’identificazione con un regime politico, potesse dedicarsi alla

   sua vera missione: l’evangelizzazione, l’intervento verso gli strati disagiati, l’assistenza (es: don Bosco)

ORIGINI DELLA POLITICA CONTEMPORANEA - lo Stato

LO STATO

-    Ha il monopolio totale della forza pubblica e della legge
» in una determinata area territoriale non ha concorrenti e solo lo Stato può imporre la propria volontà
» questo risultato si è ottenuto grazie alla centralizzazione del potere operata da Napoleone
-    Amministrazione
» lo Stato moderno assunse la forma dello stato burocratico-amministrativo
» il sistema di potere tradizionale, caratterizzato dal controllo della nobiltà, viene sostituito dal potere
   legale, definito dal controllo di un ceto di funzionari-burocratici (i prefetti napoleonici) che garantiscono
   l’applicazione del potere esecutivo basato su norme di legge
» il funzionario aveva una formazione giuridica e il suo reclutamento sarà regolato sempre di più da criteri
   impersonali e da verifiche obiettive » l’amministrazione pubblica si dota di un personale tecnico
» essendo stipendiati direttamente dallo Stato non possono trarre vantaggi dall’esercizio della loro funzione
-    Continuità amministrativa
» il potere non si fonda più sul carisma di un singolo individuo, ma è sempre in funzione anche quando
   cambia il governo » grazie alla burocrazia viene garantita comunque l’applicazione delle norme
-    Utilizzo di nuove discipline scientifiche: la statistica
» la Francia si pose all’avanguardia nelle applicazioni della statistica » durante l’800 se ne dotano tutti
» la statistica è quella disciplina che descrive, con metodologie matematiche, l’andamento dei fenomeni
   sociali ed economici (es: popolazione, attività produttive…) fornendo allo Stato strumenti di conoscenza,
   previsione ed intervento » si attua principalmente attraverso lo strumento del censimento
-    Applicazione del suffragio ristretto
-    Lo Stato di diritto
» al momento culminante e finale della formazione dello Stato moderno corrispose l’avvio dei primi
   sistemi politici rappresentativi fondati sulla parità dei diritti civili e politici
» la rivoluzione francese aveva trasformati i sudditi in cittadini
» presupposto di tutte le forme di governo » spostamento del primato della sovranità dal solo principe
                                                                    » sviluppo di una costituzione
» costituzione: fissa i principi in base a cui devono essere formate le leggi, il rapporto tra Stato e cittadino..
                      » indica quali sono i diritti e i poteri dello Stato limitando la sua egemonia
                      » definisce il nuovo patto che regge una comunità e che fonda lo Stato
» Stato di diritto = ordinamento politico retto da una legge fondamentale (es: costituzione) basato sul
   principio della separazione dei poteri e sulla superiorità della legge su ogni forma di privilegio
» monarchia costituzionale rappresentativa = regime che riconosce la sovranità al popolo e ai suoi
   rappresentati che elegge attraverso un sistema elettorale
» monarchia amministrativa = regime privo di sistemi elettorali ma che riconoscevano il potere
   dell’amministrazione accanto a quello del sovrano; sono due le forme di governo principali
-    Forme di governo
1.      monarchia costituzionale
» il capo dell’esecutivo è responsabile solo davanti al sovrano che lo ha nominato
» la sua base è la suddivisione netta dei tre poteri (esecutivo, legislativo, giudiziario)
2.      monarchia/governo parlamentare
» l’esecutivo risponde solo al Parlamento che viene eletto dal popolo (es: Inghilterra)

LIBERALISMO E DEMOCRAZIA

LIBERALISMO E DEMOCRAZIA

-    I liberali
» non identifica una corrente politica ma un orientamento ideale, una visione del mondo fondata sull’idea
   di libertà, base su cui si concretizza una reale azione sociale e politica (viene dall’illuminismo)
» idee di base » prima viene l’individuo, poi lo Stato il cui compito è di garantire i diritti dell’individuo
                       » idea di tolleranza, libertà d’opinione, difesa dell’individuo contro gli abusi dell’autorità
                       » principio della divisione netta dei poteri e principio rappresentativo
                       » la proprietà ed il libero commercio devono essere salvaguardati ed incoraggiati
                       » l’autorità del potere centrale deve essere limitata e controllata da organismi rappresentativi
                       » il controllo deve essere solo per un’elite ristretta di cittadini = coloro che non sono costretti
                          da dipendenze economiche e che quindi possono compiere un’azione davvero libera
                       » sostengono, per questo, il suffragio ristretto (2-4% della popolazione) legato al censo
» si identificava in un determinato ceto sociale: la borghesia, unica rappresentata
» si preoccupano di costruire meccanismi giuridici ed istituzionali atti a garantire i diritti individuali,
   quindi a limitare i pericoli insiti in ogni esercizio del potere
» il modello istituzionale proposto era vicino a quello britannico e quello della rivoluzione americana
-    I democratici
» idee » idea cardine è quella della sovranità popolare intesa come il governo di tutto il popolo
          » la forma di governo ideale è la repubblica
          » il canale di espressione della volontà popolare è l’assemblea eletta a suffragio universale maschile
          » vedono nella politica il mezzo per l’attuazione del bene comune
          » lo Stato deve adoperarsi per eliminare le barriere che impediscono ai cittadini i loro diritti
» si riallaccia al pensiero di Rosseau e alla rivoluzione francese (visione utopistica e quasi religiosa)
-    Gli obiettivi comuni
» promulgazione di una costituzione
» formazione di un Parlamento elettivo
» garanzia delle libertà fondamentali
-    Mill (inglese, filo-democratico)
» lo Stato deve intervenire a favore delle classe più disagiate garantendo una più omogenea distribuzione
   delle ricchezze all’interno della società e una più ampia partecipazione popolare
-    Tocqueville (francese, liberal-moderato)
» descrive la società nordamericana con un’acuta riflessione su un problema della democrazia: il rischio di
   diventare una dittatura della maggioranza (appiattimento delle diversità e distruzione della società civile)

» si dovrebbe incanalare la democrazia, ormai inarrestabile, negli istituti liberali: divisione dei poteri…

LA RESTAURAZIONE E LE RIVOLTE - le guerre in Europa

RIVOLUZIONE EUROPEA

-    Nuovo focolaio di moti
» nel 1848 l’Europa fu sconvolta da una crisi rivoluzionaria di ampiezze e intensità eccezionali
» eccezionale fu l’area geografica interessata e la rapidità con cui il moto rivoluzionario dilagò
» fattori comuni » situazione economica: 46-47 fase di crisi nel settore agricolo, industriale, commerciale
                           » miseria e disoccupazione creano un clima di acuto malessere, da cui parte la ribellione
                           » si collegano ai moti del ’20-21 e del 1830 per contenuto ideale (richiesta di libertà
                              politiche e di democrazia, spinta verso l’emancipazione nazionale)
                           » simile fu la dinamica dei moti: iniziano con giornate rivoluzionarie e dimostrazioni
                              popolari che poi sfociano in violenti scontri armati contro l’autorità costituita
-    Partecipazione delle masse popolari urbane
» questa nuova rivoluzione europea chiude l’epoca delle rivoluzioni liberali e democratiche per aprirne una
   nuova caratterizzata » dall’intervento delle masse popolari urbane
                                    » dall’emergere di obiettivi sociali accanto a quelli politici
» 1848 » data di nascita del movimento operaio anche per la pubblicazione del Manifesto di Marks ed
               Engles, che costituì il testo base per la rivoluzione proletaria

1848: RIVOLUZIONE IN FRANCIA

-    Crisi della monarchia liberale
» la rivoluzione ebbe il suo centro di irradiazione in Francia
» Francia era un regime liberale » la maturazione economica, civile e culturale della società francese
                                                       sentiva sempre più soffocanti i limiti del liberalismo oligarchico
» si sovrappongono la voglia di partecipazione da parte della borghesia + ribellione alla miseria dei poveri
» fronte di opposizione » liberali progressisti, democratici, bonapartisti, socialisti
                                      » per i democratici l’obiettivo da raggiungere è il suffragio universale maschile,
                                         allettante anche per tutta la popolazione
» essendo minoritaria in Parlamento, la fazione democratica trasferisce la protesta nel “paese reale”
» strumento = campagna dei banchetti, ovvero riunioni in forma privata che aggirano i divieti e consentono
                       ai capi di tenersi in contatto e di far propaganda politica
-    Insurrezioni di febbraio
» 22 febbraio » viene proibito un banchetto » innesca la crisi rivoluzionaria
» lavoratori e studenti organizzano una grande manifestazione di protesta
» il governo invia la Guardia nazionale (quella fondata nell’estate dell’89), ma essa si allea con i
   dimostranti perché chiamata a difendere un governo largamente impopolare
» intervento dell’esercito » radicalizzazione della situazione » scontri violenti e barricate per la città
» 24 febbraio » re Luigi Filippo è costretto ad abbandonare Parigi
                      » all’Hotel de Ville (municipio parigino, punto di riferimento di tutte le rivoluzioni) viene
                         costituita la cosiddetta Seconda Repubblica (dopo quella rivoluzionaria del 1792)
» si annuncia la convocazione di un’Assemblea costituzionale da eleggere con suffragio universale
» nell’assemblea ci sono anche due operai, sostenitori di un cambiamento sociale
-    Il diritto al lavoro
» il governo stabilisce di 11 ore la durata massima di una giornata lavorativa
» si afferma il principio del diritto al lavoro: decisione di portata rivoluzionaria
» per garantirlo furono istituiti degli ateliers nationaux (officine nazionali) i cui operai furono impegnati in
   lavori di pubblica utilità (es: riparazione di strade), alle dipendenze del ministero dei Lavori pubblici
» effetto collaterale = problemi alle finanze statali + motivo di scontro nello schieramento repubblicano
                                » era contro il principio moderato per cui lo Stato non deve controllare l’economia
-    L’insurrezione di giugno
» 23 aprile 1848 » elezioni per l’’Assemblea costituente
                           » vincitori = repubblicani moderati (prima sconfitta per l’estrema sinistra)
                           » emanarono un decreto di abolizione degli ateliers
» 23 giugno » reazione dei lavoratori, che scesero in piazza e ricomparvero le barricate
                    » l’Assemblea concesse pieni poteri al ministro della Guerra Cavaignac
                    » questo procedette con estrema durezza: vengono cacciati i socialisti e i giacobini
» ricomparve per la borghesia europea l’incubo della rivoluzione sociale » ondata di riflusso conservatore
» lo spettro di una nuova rivoluzione francese preoccupava borghesi, clericali e contadini
-    Nuova costituzione
» novembre » Assemblea costituente approvò una nuova Costituzione, di impronta democratica
                    » era ispirata al modello statunitense
» prevedeva un Presidente della repubblica eletto direttamente dal popolo (mandato di 4 anni)
» prevedeva un’unica Assemblea legislativa eletta anch’essa a suffragio universale
» dicembre » elezioni presidenziali » i repubblicani sono divisi
                   » i conservatori fecero blocco sulla candidatura di Luigi Napoleone Bonaparte
» Bonaparte » nonostante il suo passato da cospiratore, solamente il suo nome garantiva una presa su vasti
                       strati di elettorato popolare (sia per le campagne che per i conservatori clericali)
                    » con lui si chiude la fase democratica della Seconda Repubblica

RIVOLUZIONE DELL’EUROPA CENTRALE

-    La rivolta a Vienna
» il moto rivoluzionario iniziato a Parigi si propagò nell’Impero asburgico, Italia e Confederazione
   germanica facendo esplodere proteste politiche e sociali
» diversamente che in Francia, la questione sociale rimase in secondo piano
» lo scontro principale fu tra la borghesia liberale e le vecchie strutture dell’ancien regime
» 13 marzo » grande manifestazione a Vienna di studenti e lavoratori, duramente repressa dall’esercito
                   » Corte fu costretta a sacrificare il principe di Metternich (simbolo dell’età della restaurazione)
» l’Austria, a contrario della Francia può contare su un esercito fedelissimo (≠ dalla Guardia nazionale)
-    Il contagio rivoluzionario
» 17 e 18 marzo » scoppiano moti a Venezia, Milano e a Berlino
» 19 marzo » i cittadini di Praga inviano una petizione all’imperatore per autonomia e libertà dei cechi
                   » l’imperatore dovette abbandonare la capitale e promettere la convocazione di un Parlamento
                      dell’Impero (Reichstag) eletto a suffragio universale
-    Rivoluzione in Ungheria e a Praga
» gli ungheresi crearono un governo nazionale indipendente da Vienna + fine dei rapporti feudali in
   campagna + elezione di un Parlamento a suffragio universale
» a Praga venne formato un governo provvisorio » non mettevano in discussione il vincolo con la
   monarchia asburgica ma chiedevano più autonomie
» ma alcuni incidenti fra popolazione e militari fornirono il pretesto per l’esercito di una dura repressione
» Praga fu assediata e il governo ceco fu sciolto d’autorità » potere imperiale riprende stabilità
» ottobre » scoppia una nuova insurrezione di studenti e lavoratori per impedire la partenza di nuove truppe
                   verso il fronte ungherese » Vienna viene assediata e occupata
» imperatore Ferdinando I abdica a favore del nipote Francesco Giuseppe
» marzo 1849 » nuovo imperatore sciolse il Reichstag e promulgò una Costituzione
                       » prevedeva un Parlamento eletto a suffragio ristretto dotato di poteri molto limitati
                       » ribadisce la struttura centralistica dell’Impero
-    Insurrezione di Berlino
» 18 marzo 1848 » una manifestazione popolare costringe Federico Guglielmo IV a convocare un
   Parlamento prussiano » intanto manifestazioni scoppiano in tutta la Confederazione germanica
» nasce la richiesta di un’Assemblea costituente dove fossero rappresentati tutti gli stati tedeschi
» maggio » si apre l’Assemblea a Francoforte sul Meno
                » l’Assemblea non aveva però i poteri necessari per imporre la volontà sui sovrani degli stati
-    Fine della rivoluzione tedesca
» in Prussia il movimento liberal-democratico andò in declino » borghesia era spaventata dalle rivoluzioni
» Federico Guglielmo sciolse il Parlamento prussiano ed emanò una Costituzione (non liberale)
» l’Assemblea di Francoforte disputava sulla questione nazionale e sulla contrapposizione tra due tesi
1.      tesi dei «grandi tedeschi»
» propongono un’unione tra tutti gli stati germanici intorno all’Austria imperiale
2.      tesi dei «piccoli tedeschi» che fu quella che prevalse
» propongono uno Stato più compatto e coeso da costruirsi intorno al nucleo principale della Prussia
» aprile 1849 » una delegazione dell’Assemblea si recò a Berlino per offrire al re di Prussia la corona
                         imperiale, che lui rifiutò in quanto offerta da un’assemblea popolare e non nobile
                      » li considera dei pezzenti e sbatte loro la porta in faccia
» fine dell’Assemblea di Francoforte e del tentativo di unificazione
-    L’ondata repressiva
» marzo 1848 » ondata che attraversa l’Italia e l’Impero asburgico
» sconfitta dei piemontesi, dell’esperienza della Repubblica romana
» gli austriaci schiacciano anche le resistenze della Venezia e dell’Ungheria
-    Cause della sconfitta democratica
» i democratici perdono l’appoggio delle masse popolari
» frammentazioni sempre più radicali tra democratici-radicali e liberal-moderati
» i liberal-moderati, spaventati da una nuova rivoluzione, si accostarono alle vecchie classi dirigenti

LA FRANCIA DALLA SECONDA REPUBBLICA ALL’IMPERO

-    L’egemonia conservatrice
» 1849 » in Francia la situazione politica si affermò conservatrice
» nuove elezioni per l’Assemblea legislativa » portano ad una maggioranza clericale e conservatrice
» nuova legge sull’istruzione: vengono riaperte le porte della scuola al clero
» nuova legge elettorale: priva i nullatenenti al diritto di voto » si incrinano rapporti tra Bonaparte e
      conservatori, che cominciarono a guardare con sospetto i poteri del presidente
   » la Camera respinse la proposta di modificale l’articolo costituzionale che impediva la rielezione del
      presidente al termine del suo mandato
-    Il colpo di Stato di Bonaparte
» Bonaparte attuò un colpo di Stato grazie all’appoggio dell’esercito, che gli consentì di sbarazzarsi della
   maggioranza dei moderati e dell’opposizione dei democratici
» 1851 » la Camera fu sciolta
» un plebiscito a suffragio universale approvò l’operato di Bonaparte e gli attribuì il compito di redigere
   una nuova Costituzione » gennaio 1852 viene promulgata la Costituzione
                                          » stabiliva di dieci anni la durata del mandato presidenziale
                                          » ripristina il suffragio universale
                                          » toglie alla Camera l’iniziativa legislativa
                                          » istituisce un Senato vitalizio di nomina presidenziale
» dicembre 1852 » nuovo plebiscito approva la restaurazione dell’Impero

                            » Luigi Napoleone assume il nome di Napoleone III, titolo che diventa ereditario

LA RESTAURAZIONE E LE RIVOLTE - guerra in Francia

LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA

-    Il regno di Carlo X
» 1830-31 » l’Europa fu attraversata da una nuova ondata rivoluzionaria
                 » simile per aspirazione ideale e per le forze che se ne fecero promotrici
                 » diversi i paesi interessati; meno estesi e meno violenti ma ebbero conseguenze più profonde
                 » il movimento ebbe luogo in Francia e si concluse con un successo (cacciata dei Borbone)
» 1824 » sale al trono Carlo X, un estremista di destra che tentò di restringere le libertà costituzionali della
               Carta del ’14 » suscita l’avversione dei borghesi, liberali, democratici
» luglio 1830 » Carlo X interviene distraendo l’opinione pubblica con l’occupazione di Algeri
                      » costituisce la premessa per la successiva espansione francese in Nord Africa
» Carlo X e il suo primo ministro Polignac attuano un colpo di Stato emanando quattro ordinanze che
   sospendevano la libertà di stampa, scioglievano la Camera, modificano la legge elettorale
-    L’insurrezione di luglio
» popolo parigino scende in piazza: dopo 3 giorni di duri scontri (27, 28, 29 luglio) costrinse il re alla fuga
» 29 luglio » le Camere riunite dichiarano la decadenza della dinastia borbonica
                  » nominano Luigi Filippo d’Orleans, cugino del re appena deposto
» il tricolore tornò ad essere bandiera nazionale » protagonista fu il popolo
-    Moti in Belgio, Italia, Polonia
» agosto » insorse il Belgio (cristiano), annesso con il Congresso di Vienna all’Olanda e al Regno dei Paesi
   Bassi (entrambi calvinisti) » l’Olanda chiede aiuto alle grandi potenze (era un’infrazione ai principi)
» Austria vuole intervenire, ma Francia e Inghilterra si oppongono e l’intervento salta (Olanda era una
   concorrente ai commerci inglesi e non veniva vista di buon occhio)
» dicembre 1830 si riconobbe l’indipendenza del Belgio con una conferenza a Londra
» segna la fine dell’equilibrio stabilito nel 1815 con il Congresso di Vienna

» ci furono anche insurrezioni in Italia e in Polonia, ma vennero duramente represse

LA RESTAURAZIONE - le società segrete

SOCIETA’ SEGRETE E INSURREZIONI

-    Una rete internazionale
» a partire dagli anni ’20 l’ordine imposto dal Congresso di Vienna fu minacciato da una successione di
   moti insurrezionali che si propagavano da un paese all’altro grazie ad una fitta rete di collegamenti
   internazionali fra i diversi centri rivoluzionari: le società segrete
» si opponevano a questo ordine dei confini europei e sostengono la formazione di un nuovo regime
» lottavano contro l’ordine costituito, facevano capo ad organizzazioni clandestine, nate nel ‘700
» erano nate in ambiti massonici e in età napoleonica come espressione del dissenso politico, spesso
   impedita negli Stati europei » le sètte divennero strumento di lotta politica,
-    Massoneria e carboneria
» le più numerose ed importanti sono quelle di tendenza democratica o liberale
» traevano origine dalla Massoneria, da cui nacque la sètta più importante: la Carboneria (Italia, Spagna)
» prendevano i loro simboli e rituali dal lavoro dei carbonai (da cui presero anche il nome, come i massoni)
» ideali di costituzionalismo e liberalismo moderato, anche se erano presenti correnti molto diverse
-    Organizzazione delle sètte
» le diverse associazioni erano unite tra di loro per mille fili
» struttura verticistica: all’apice ci sono i fondatori e organizzatori, alla base ci sono concatenazioni di
   numerosi circoli, che spesso favorivano la coesistenza nella stessa sètta di diversi orientamenti politici
» gli aderenti erano all’oscuro sia del contenuto completo del programma sia dell’identità dei capi (spesso
   si conosceva solamente un solo compagno, così che se catturati, l’identità degli altri era al sicuro)
» con un meccanismo iniziatico si riuscivano a collegare sètte in diversi paesi
» poggiava su una base ristretta: pochi artigiani, qualcuno dell’aristocrazia liberale, qualche borghese, ma
  soprattutto intellettuali, studenti e militari
» militari » quelli formatisi in periodo napoleonico, costituiscono i nuclei più intraprendenti
-    Rivoluzioni del ’20-21
» furono i militari a dare inizio alla prima ondata rivoluzionaria
» il moto partì in Spagna (malgoverno monarchico aveva provocato gravi conseguenze)
» 1° gennaio 1820 » alcuni reparti concentrati nel porto del Cadice in attesa di essere imbarcati per
                                 l’America (rivolta delle colonie latino-americane) i ammutinarono
» il re fu costretto a richiamare in vigore la Costituzione del 1812 e a indire le elezioni per le Cortes
» si costituiva così un regime liberal-democratico, reso però fragile dall’ostilità del re e dai contrasti interni
   allo schieramento costituzionale (scarso consenso presso le masse cittadine, influenzate dalla Chiesa)
»conseguenza = generale ripresa dell’attività rivoluzionaria
» estate del 1820 » moti insurrezionali, iniziati da militari, scoppiarono » nel Regno delle Due Sicilie
                                                                                                                  » nel Portogallo
                                                                                                                  » in Piemonte (marzo 1821)
-    Le repressioni
» costituirono una grave minaccia per l’equilibrio europeo concordato a Vienna
» la Santa alleanza decide di intervenire militarmente
» la Francia si assume il compito di restaurare l’ordine in Spagna (intervento si concluse solo nel 1823)
» in Portogallo il re mette bruscamente fine all’esperimento liberale » fronte conservatore esce rinsaldato

» le forze liberali hanno scarsa unità e mancano di un appoggio di consenso nella massa popolare

LA RESTAURAZIONE - il Congresso di Vienna

IL CONGRESSO DI VIENNA

-    L’età della restaurazione
» si definiscono così i decenni successivi alle guerre napoleoniche,caratterizzati dal tentativo di ricostituire
   il vecchio ordine europeo (sovrani spodestati, gerarchie sociali e politiche dell’ancien regime…)
-    Programma irrealizzabile
» programma irrealizzabile ed utopico: etano avvenuti troppi mutamenti nella società e nelle istituzioni
» era impossibile rimuovere l’eredità rivoluzionaria per le istituzioni giuridiche e politiche
» c’era nella diffusione degli ideali francesi un aspetto di progresso da mantenere: lo Stato moderno
   (certezza di diritto e uguaglianza formale dei cittadini, organizzazione burocratica, importanza borghesia)
» obiettivo = riparare i danni della rivoluzione francese e trattenere quello che c’era di buono
                  » ritornare alla situazione precedente alla rivoluzione evitando un ripetersi della storia
» vengono concordati i principi su cui ridisegnare l’Europa
1.      principio di legittimità
2.      equilibrio duraturo
3.      principio d’intervento
-    Il congresso (1° novembre 1814-9 giugno 1815)
» per la prima volta nella storia tutte le potenze internazionali si trovano riunite a stabilire i confini
   dell’Europa (non è una semplice pace) » potenze vincitrici: Gran Bretagna, Russia, Prussia, Austria
» parteciparono i diplomatici di tutte le nazioni europee, anche la Francia (rappresentata da Talleyrand)
» il ministro degli Esteri austriaco Metternich fu il regista dei lavori
-    Il principio di legittimità
» è il principio secondo cui dovevano essere restaurati i diritti legittimi violati dalla rivoluzione, rimettendo
   quindi sul trono le legittime famiglie (anche i Borbone in Francia » abile proposta di Talleyrand)
» era interesse anche delle forze vincitrici fare della Francia monarchica uno dei pilastri del nuovo
   equilibrio piuttosto che rischiare altre rivoluzioni procedendo con una dura punizione
» unica eccezione: non viene ripristinato il Sacro romano Impero, ormai residuo del passato
-    Il nuovo equilibrio europeo (4 cardini: Inghilterra, Austria, Prussia, Russia)
» il nuovo assetto territoriale fu realizzato senza il minimo riguardo per i principi di nazionalità o per la
   volontà delle popolazioni interessate, ma comportò una razionalizzazione della geografia politica
» ci si assicura che nessun paese prenda troppo potere (eco dell’italiana pace di Lodi del)
» Russia » si espanse verso occidente occupando la Polonia
» Prussia » i ingrandì a ovest annettendo i territori nella zona del Reno
» Stati tedeschi » si ridussero di numero e furono riuniti in una Confederazione germanica la cui
                            presidenza era tenuta dall’Imperatore d’Austria
» Impero Asburgico » si afferma come fulcro dell’equilibrio continentale
                                 » gli viene riconosciuto un ruolo egemone sulla penisola italiana
» Belgio e Lussemburgo vengono uniti all’Olanda formando il Regno dei Paesi Bassi
» nessun mutamento nella penisola iberica e nei Balcani
» Inghilterra » non accampò pretese territoriali sul continente, ma assicurò in Europa un equilibrio tale da
                        impedire l’emergere di nuove posizioni egemoniche proporzionate
» Italia » rafforzamento dell’egemonia austriaca (maggiore anche rispetto alla situazione prerivoluzionaria)
            » sovranità austriaca sul Lombardo-Veneto, regno di Napoli e altri Stati
            » il Regno di Napoli viene ribattezzato Regno delle Due Sicilie
            » Regno di Sardegna è l’unico a mantenere una certa autonomia (si espande con Savoia e Liguria)
-    Principio d’intervento: Santa alleanza e Quadruplice alleanza
» strumenti diplomatici e militari atti a garantire la conservazione degli equilibri interni e internazionali
» Santa alleanza » nata da un’iniziativa dello zar russo Alessandro I cui aderirono Austria e Prussia
                           » di profilo conservatore e reazionario: idea di una missione affidata da Dio per tutelare la
                              legittimità di quelle casate poste al comando da Dio stesso
                           » poi vi aderì la Francia ma non l’Inghilterra perché incompatibile con i propri fondamenti
                              del proprio regime costituzionale, nato da una rivoluzione
» Quadruplice alleanza » fondata come alternativa dall’Inghilterra, firmato dall’Austria, Russia, Prussia
                                      » sorvegliava contro i possibili tentativi di rivincita da parte della Francia e
                                         interveniva contro ogni movimento rivoluzionario che minacciasse l’equilibrio
» si forma il cosiddetto “cordone sanitario” intorno alla Francia, per contenerla in caso di sommosse
-    Il concerto europeo
» le decisioni del Congresso sono concordate con gli altri paesi egemoni a livello europeo
» novità nel sistema di diplomazia » legava il mantenimento dell’ordine internazionale all’ordine interno
                                                        » prevedeva consultazioni periodiche tra le maggiori potenze
» si dà vita ad un Direttorio europeo con il compito di risolvere pacificamente eventuali contrasti fra Stati
» nasce un dialogo costante tra le grandi potenze, definito “concerto europeo”


GLI ORDINAMENTI POLITICI
» la restaurazione ebbe caratteri ed intensità diverse a seconda dei paesi (ovunque orientamento conservatore)

-    Gran Bretagna
» prevalenza dell’ala destra del partito conservatore (i tory) basata sull’aristocrazia terriera e l’alto clero
-    Spagna
» il re Ferdinando VII abrogò la costituzione liberale promessa (Costituzione di Cadice, 1812) e mise in
   atto una dura repressione nei confronti delle correnti liberali
-    Europa del nord
» Regno dei Paesi Bassi, Confederazione germanica » regimi a base parzialmente rappresentativa
-    Francia
» restaurazione dei Borbone » al trono fu messo Luigi XVIII
» promulgò una Costituzione » preferì chiamarla con il nome generico di «Carta» (Charte octroyèe)
                                                » proclama l’uguaglianza di tutti i francesi davanti alla legge e le libertà
                                                   fondamentali (di opinione, di stampa, di culto)
                                                » prevede un Parlamento bicamerale
» Parlamento » Camera dei pari, di nomina regia
                      » Camera dei deputati, di nomina elettiva » presentata come una concessione del re
                      » diritto di voto viene legato all’età (30 anni) e al censo (livello di reddito)
» vennero mantenute molte innovazioni del periodo napoleonico (Codice civile, amministrazione, scuola…)
» fu garantita l’inviolabilità di tutte le terre, vecchie e nuove
-    Moderati e ultrarealisti
» la moderazione del re scontenta i legittimisti più intransigenti che si aspettavano di riavere i loro beni e di
   riprendere gli antichi usi feudali » ultrarealisti (o «ultras») sognavano il ritorno puro all’ancien regime
-    Piemonte e Stato della Chiesa
» venne restaurato Vittorio Emanuele I, che abrogò la legislazione napoleonica (linea intransigente)
» ristabilisce il controllo della Chiesa e riporta in vigore la discriminante religiose (ebrei e valdesi)
» moderazione del papa Pio VII, che si scontrava con gli zelanti (collegio religioso ristoratore)
-    Regno delle due Sicilie
» Luigi de’ Medici: linea moderata
» dovette misurarsi con le linee reazionarie impersonate da re Ferdinando I
» lo stato fu unificato dal punto di vista amministrativo quando nel 1816 diventò Regno delle Due Sicilie
» suscitò una protesta autonomistica della nobiltà siciliana
-    Toscana e ducati
» in Toscana: granduca Ferdinando II che si riallaccia all’assolutismo illuminato
-    Il Lombardo-Veneto
» dominazione austriaca caratterizzata da autoritarismo e buona amministrazione
» Lombardia: regione economicamente più avanzata dell’Italia nonostante il regime doganale a cui era

   sottoposta che ne ostacolava lo sviluppo (controllo austriaco non permette attività culturale vivace)