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martedì 16 agosto 2016

MARIO LUZI - Tra notte e giorno (da Nel magma) - analisi e commento


Mario Luzi, Tra notte e giorno (da Nel magma, 1963)

Era stato uno dei protagonisti dell’ermetismo fiorentino, poi nel dopoguerra cambia molto.  MAGMA-> vuole entrare nel magma della contemporaneità.



  • Situazione enunciativa:

È testo più discorsivo rispetto alla gran parte dei testi in area novecentesca → diegesi in praesentia

→ testo si svolge come una sorta di dialogo fra i due personaggi intervallato dalle riflessioni dell’io lirico

È una di quelle poesie in cui l’io è in scena, fin da subito, partecipa dall’interno di questa situazione

→ ci restituisce la situazione mentre si sta svolgendo

→ però è significativo che la prima battuta pronunciata non appartenga all’io lirico, ma al compagno

Idea della teatralizzazione: scena di dialogo tutta mediata dalla presenza del soggetto, ma una effettiva dialogizzazione si produce anche all’interno del soggetto.

  • Situazione rappresentata:

Qual è il contenuto effettivo del dialogo? → è nel definire la direzione del loro viaggio

però si sviluppa una dinamica dialogica che va oltre le parole pronunciate

→ la presenza dell’altro fa sì che il soggetto immagini le battute e le obiezioni dell’altro

all’interno della dimensione lirica la presenza dell’altro movimenta molto l’io lirico, lo problematizza

Connota il compagno, il tu in praesentia a cui si rivolge:

  • Nell'indole: servo → accetta di sottomettersi (O morire o piegarsi sotto il giogo della bassezza della specie)
  • Nel fisico: ghiotto → se uno rinuncia alla sua libertà di conseguenza ha una vita più facile
  • Sul livello religioso: fiducioso della buona sorte dell'anima (cattolicesimo)
  • Sul livello politico: [fiducioso] della rivoluzione inesorabile che è alle porte (socialismo)

Queste caratteristiche sono per Luzi l'emblema dell'italiano-medio soggiogato alla cultura di massa

→ entrambe queste fedi dovrebbero indurlo a un atteggiamento di opposizione rispetto alla società, ma

     evidentemente questo personaggio vive entrambe le fedi contemperandole con una partecipazione attiva alla

     sfera del benessere → è un intellettuale pienamente integrato all’interno della società in cui si trova

Il testo è pieno di elementi di tipo accusatorio → sorta di aggressività nei confronti dell’altro

→ l’immagine del soggetto è in qualche modo deformata

tuttavia la presenza dell’altro, sebbene così indegno, produce istanza di dialogizzazione, tanto che alla fine vi

     è intimazione dell’altro nei confronti dell’autore, tipica di qualcuno che sta al di sopra (“Devi crescere")

→ intimazione già anticipata da una riflessione del soggetto stesso nella seconda strofa (“penso ad un amore più

     grande”) → il cattolicesimo del compagno pervade anche il soggetto

  • Aspetti linguistici e stilistici:

Il linguaggio che usa mescola elementi tradizionale e innovativi

  • Metrica:

No simmetria tra le strofe, no rime → sembra non sia cercato nessun legame con la tradizione.

Ma si può riconoscere una logica nella ripartizione strofica: le 4 strofe sono via via sempre più brevi, vi è una progressiva concentrazione della misura strofica

→ è un percorso di progressiva riduzione verso il silenzio, discorsività sempre più concentrata.

→ è una forma autonoma, libera, però si percepisce una certa intenzionalità

I versi sono di misure eterogenee: molto lunghi o molto brevi alternati

→ versi lunghi: superano abbondantemente la misura dell’endecasillabo, si trovano alla fine del verso

→ alternanza dà idea di una tensione allo stiramento della misura endecasillabica sotto la spinta di una

     discorsività che non sta dentro le misure metriche tradizionali

Si percepisce però l’eco delle misure tradizionali: li possiamo leggere come versi composti

→ tensione alla metrica tradizionale e poi superamento nell’ottica di una dimensione dialogica non riducibile

Generale dimensione prosasticheggiante

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