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lunedì 3 dicembre 2012

GORGIA - filosofia


GORGIA

-          Nasce a Leontini, in Sicilia, intorno al 485-480 a.C. e visse per oltre un secolo
-          Viaggiò per tutta la Grecia riscuotendo larghi consensi
-          Scrive un’opera Sulla natura, o sul non essere (titolo opposto a quello di Melisso)

PENSIERO

1.      nulla esiste » dimostrazione per assurdo
      » se esiste qualcosa esso può essere: essere, non essere, insieme di essere e non essere
      » il non essere non esiste, quindi non è
      » se l’essere fosse, dovrebbe essere: eterno, o generato, o l’insieme di questi due
      » se è eterno allora » non dovrebbe avere un principio
                                     » se non ha un principio è infinito
                                     » se è infinito non è in alcun luogo
                                     » se non è in alcun luogo, non esiste, e quindi non è
      » se è generato allora » è nato o da un essere o da un non essere
                                         » non può essere nato da un non essere perché da nulla nasce il nulla
                                         » neanche da un essere, perché a sua volta dovrebbe essere nato da un
                                            altro essere e così all’infinito
      » dopo aver dimostrato che l’non esiste né l’essere né il non essere, anche un loro insieme non esiste
2.      se anche qualcosa esistesse non è conoscibile dall’uomo
      » se le cose che si pensano non esistono (per la dimostrazione precedente) allora si può dire
         anche l’inverso: non si può dire che l’essere sia pensato
      » se il pensato non esiste, l’essere non è pensato, quindi non è pensabile
3.      se anche è conoscibile, è incomunicabile agli altri
      » le cose esistenti sono visibili ed udibili tramite i sensi
      » come sono comunicabili all’altro?
      » la parola non è l’oggetto di cui parliamo, non è la realtà esistente ciò che esprimiamo
      » l’essere, che è esterno a noi, non può diventare parola, interno a noi
      » quindi non può essere manifesto ad altri
-          cosa nega » è impossibile concettualizzare l’essere in un pensiero filosofico, la realtà
                          testimoniata dai sensi non si può racchiudere nelle parole
                             » Nega quindi la pensabilità logica e ontologica dell’essere
-          Per conoscere l’essere la nostra mente dovrebbe essere una fotografia della realtà, quando invece la influenziamo con sentimenti, giudizi ecc…
-          Il pensiero quindi non rispecchia sempre la realtà (infatti possiamo pensare a cose irreali)
-          Nichilismo = negazione totale di qualsiasi tipo di criterio che orienti la vita dell’uomo
                         = affermazione del nulla, non esiste quindi una verità e un bene assoluti
-          Parola = portatrice di persuasione a fine di un’utilità, non di verità
                 » in greco viene chiamata φάρμακον, una vox media (parola che può avere sia un
                    significato positivo che negativo) che può voler dire sia medicina che veleno
                 » i filosofi sono coloro che insegnano agli altri come usare la parola per prevalere
                 » è capace di suscitare emozioni, reazioni, di colpire il cuore
                 » mezzo con cui convinco le persone di qualcosa che mi fa comodo, vero per me
                 » la parola ha valenza estetica
                 » l’arte a differenza della retorica non mira ad interessi pratici, bensì all’inganno
                    poetico (chi inganna è migliore di chi non inganna, perché il poeta è migliore degli
                    altri in capacità poetica, e colui che è ingannato è più saggio di chi non è ingannato,
                    perché riesce a cogliere i messaggi nascosti nella poesia
                 » l’arte è mozione di sentimenti
-          Retorica = diventa l’arte del persuadere (riduzione)
                     » per questo Platone non considera i sofisti filosofi ma “giocolieri di parole”
                     » l’uomo politico è detto anche retore

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