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domenica 3 febbraio 2013

PLATONE - Politica e Stato ideale


LO STATO IDEALE
-          Politica » è l’arte che cura l’anima, cioè l’arte del vero filosofo
                    » solo se il politico diventa filosofo o viceversa si può costituire la vera Città (= stato
                       fondato sul supremo valore della giustizia e del bene, lo Stato ideale)
                    » costruire la Città è prendere coscienza di cos’è l’uomo e qual è il suo posto nel cosmo
                    » lo Stato è l’ingrandimento della nostra anima
                    » anche lui condivide la posizione di Protagora per cui l’uomo è un “animale politico”, cioè
                       trova corrispondenza, completamento nella sua dimensione sociale e politica
-          Stato » nasce perché nessuno basta a se stesso, nessun uomo è “autarchico”, ha bisogno di altri
                » per questo nascono le tre classi sociali che differenziano i cittadini all’interno della Città
1.      classe dei contadini, artigiani, mercanti
      » racchiude coloro che provvedono ai bisogni materiali (cibo, vestiti, abitazioni…)
      » in questi, che sono molto numerosi, prevale l’aspetto “concupiscibile” dell’anima
      » questa classe è se stessa, cioè buona, quando prevale la virtù della “temperanza
      » è la capacità di sapersi sottomettere alle classi superiori e di amministrare bene la
         materia perché non ci sia né troppa né troppo poca ricchezza (stare al proprio posto)
2.      classe dei custodi (= coloro che difendono la Città » soldati…)
      » sono coloro che lottano a seguito di un richiamo della ragione
      » uomini in cui prevale l’aspetto “irascibile”, sono quindi coloro che sono coraggiosi
      » sono dotati nello stesso tempo di mansuetudine e di fierezza, loro virtù è la “fortezza
      » devono vigilare sia sui pericoli provenienti dall’esterno che dall’interno della Città
      » devono fare in modo che nulla sia eccessivo da entrambi gli aspetti
      » devono curare che le mansioni affidate ai cittadini siano corrispondenti alla loro natura
3.      classe dei reggitori (= pochi uomini che sanno governare la città)
      » devono aver saputo amare la Città più di ogni altro, devono aver contemplato il Bene
      » in loro predomina l’anima razionale, la loro virtù è la “sapienza
-          Giustizia = armonia che si instaura tra queste virtù, a seguito del perseguimento di ciò che si è da
                         parte di tutte le classi dei cittadini attraverso l’applicazione delle proprie virtù
                     » quando ciascuno aderisce a ciò che è, alla sua natura, a ciò per cui è fatto, c’è armonia
                     » la giustizia comunitaria si verifica solo se c’è quella personale, propria di ciascuna anima
                     » secondo ciò la legge è il modo con cui l’uomo di Stato perfetto realizza il Bene nella Città
-          Anima » è tripartita, come lo è lo Stato (c’è quindi una stretta corrispondenza tra uomo e politica)
                  » la divisione in classi sociali dipende da una differenza antropologica strutturale dell’anima
                  » l’anima è giusta quando ciascuna delle sue parti fa ciò che deve fare e come lo deve fare
1.      parte appetitiva: tendenza esser spinto verso le cose che ha davanti (= desiderio)
      » quelli della prima classe hanno questa parte dell’anima più sviluppata, tanto che le oro
         parti inferiori, che desiderano, armonizzano con le parti superiori
2.      parte razionale: si trattiene davanti al possedere le stesse cose, è la ragione
      » l’anima è sapiente quando la parte razionale possiede la conoscenza di ciò che giova a
         tutte le parti dell’anima (scienza del bene) » predomina in quelli della III classe
3.      parte irascibile: tendenza ad arrabbiarci contro noi stessi, pentirci di ciò che si è appena fatto che non è né ragione, perché è passionale, né desiderio, perché lo contrasta
       » è maggiormente dalla parte della ragione, ma se non viene ben educata no
       » hanno questa natura quelli che appartengono alla classe dei custodi
-          Educazione » la città perfetta deve avere un’educazione perfetta
                          1. per la I classe non c’è necessità di educazione (mestieri si apprendono con la pratica)
                          2. per i custodi è fondamentale la conoscenza della cultura (poesia e musica) e la
                             ginnastica (per la forza fisica). La poesia però verrà purificata da tutto ciò che è falso,
                             la musica deve infondere coraggio (I classe deve provvedere per educazione della II)
                             » i figli custodi sottratti dai genitori, educati in luoghi opportuni, senza conoscerli
                             » avrebbero creato una grande famiglia loro stessi, credendo di eliminare così
                                l’egoismo che divideva le famiglie e la sete di ricchezze
                          3. i governanti erano educati attraverso il tirocinio filosofico, che durava più di 50 anni
                             » tra i 30-35 anni avveniva il tirocinio più difficile = cimento nella dialettica
                             » tra 35-50 anni ripresa dei contatti con la realtà empirica con l’assunzione di mansioni
                             » educazione aveva a finalità di conoscere il Bene, plasmandosi secondo questa
                                cognizione massima per poi riversarla nella realtà storica
                            » Bene è il principio primo su cui si fonda il mondo ideale e la Città, l’agire politico
-          Stato reale » Platone capisce che questo modello di stato non verrebbe mai raggiunto nella realtà
                           sensibile, costruisce quindi un modello di stato che tenesse conto degli uomini come 
                           sono effettivamente e non di come dovrebbero essere (modello più reale)
                        » problema: deve essere sovrano il re o la legge? » elaborazione di costituzioni scritte
                        » eguaglianza = è ciò che è proporzionale a come è fatto ciascuno, è la giusta misura
-          Forme di stato » monarchia = governo di un uomo solo che imita il politico ideale
                                                    » degenerazione nella tirannide (quando c’è troppo potere)
                               » aristocrazia = governo degli uomini ricchi che imitano il politico ideale
                                                      » degenerazione nell’oligarchia
                               » democrazia = governo di tutto il popolo che imita il politico ideale
                                                     » degenerazione nella demagogia (quando c’è troppa libertà)

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