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lunedì 14 ottobre 2013

LA POESIA NEOTERICA - letteratura latina

 LA POESIA NEOTERICA

-    Rivoluzione neoterica
» sono un gruppo di giovani poeti, quasi tutti provenienti dalla Gallia Cisalpina, chiamati collettivamente
   con il nome di poetae novi, in greco νεώτεροι; denominazioni usate con intenzione polemica da Cicerone,
   più anziano di una generazione e rappresentante della tradizione romana
» il termine latino novus aveva un significato negativo, poiché visto come contro la tradizione romana
» non si tratta di una scuola caratterizzata da un programma unitario e da rapporti istituzionali-gerarchici
» è un circolo di poeti che condividono liberamente gusti letterari ed esperienze di vita: letture, discussioni,
   gare poetiche, avventure amosore in vincoli di amicizia e profonda stima
» la loro unione consisteva nella comune nuova concezione di letteratura ed in un nuovo stile di vita che
   andava in contrasto con il sistema di valori romano
» Catullo ne è un esponente fondamentale
-    Caratteristiche
1.      brevità e perfezione formale
» conseguenza = del rifiuto del poema, soggetto di lunghezza e quindi imperfezioni
» esprime la propensione ad una perfezione stilistica e formale
2.      rifiuto dell’idea dell’ispirazione divina
» muore il concetto di investitura poetica da parte delle Muse e delle divinità iniziata da Esiodo
» concezione che poeti si diventa non per scelta divina, ma per studio e capacità acquisite
» visione della poesia come una tecnica » rifiuto dell’idea di poesia come un trovare, recepire qualcosa
   di già presente nella realtà e metterlo per iscritto con scopo didascalico o identificativo
» teorizzazione della poesia » non si narrano solo eventi che capitano, ma c’è uno studio dei contenuti
3.      identificazione del pubblico, del destinatario della poesia in un gruppo di poeti di cui fanno parte, di cui chiedono l’approvazione ed il consenso
» rimane il desiderio di fama eterna raggiungibile attraverso la poesia, ma solo in chi capisce
» l’immediato interlocutore è un altro poeta, perché gli altri non comprenderebbero profondamente
4.      la figura del poeta doctus, colto, che conosce i miti, la storia, la geografia, le leggende, la politica
» nei componimenti è evidente la tensione a mostrarsi sapiente nel contenuto, esperto nelle forme
5.      propensione ad un linguaggio semplice
» paradossalmente al punto precedente, si ricerca sì un effetto ricercato, ma che sembri spontaneo
» la semplicità delle forme, l’uso di nomignoli, vezzeggiativi, forme colloquiali, nascondono una cura
   minuziosa della forma poetica, nelle figure retoriche ecc » leggerezza voluta e studiata
6.      scelta della poesia come attività della vita » rinuncia dell’impegno politico
» la poesia si colloca al centro dell’esistenza di cui diventa il valore più alto e assoluto
» otium dedicato ai propri interessi, allo studio e alla produzione poetica non è più una porzione di
   tempo libero dagli impegni politici e civili, ma è scelta di vita totale ed esclusiva
» otium non è più in equilibrio armonico con negotium ma vi si contrappone talora con rifiuto,

   accostabile all’astensione dalla vita politica predicata dall’epicureismo

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