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domenica 1 giugno 2014

IL RISORGIMENTO - i moti del '31

I MOTI DEL 1831

-    La trama cospirativa
» nel ’31 scoppiarono dei moti insurrezionali nei Ducati di Modena, Parma, Stato della Chiesa, che furono
   la diretta conseguenza della situazione creatasi dopo la rivoluzione del luglio 1830 in Francia
-    La rivolta nelle Legazioni e nei Ducati
» febbraio » scoppia una rivolta a Bologna e si estese a tutti i centri principali delle Legazioni pontificie
                 » il moto dilagò anche nel ducato di Parma e di Modena, costringendo alla fuga Francesco IV
» novità rispetto ai moti del ’20-21
1.      a muoversi non furono tanto i militari quanto i ceti borghesi appoggiati dall’aristocrazia liberale e da una mobilitazione popolare » la mobilitazione si manifestava con dimostrazioni e tumulti in piazza
2.      tentativo di coordinare le singole insurrezioni cittadine in un moto unitario
» es: fu organizzato un corpo di volontari col compito di marciare verso Roma
» l’esito del moto fu però influenzato dalle divisioni municipaliste
» si ripropone inoltre il contrasto tra democratici (che vogliono subito portare la lotta fino al cuore
   dello Stato della Chiesa) e moderati (propongono di attendere l’intervento austriaco e francese)
-    L’intervento austriaco
» l’esercito asburgico occupò i Ducati, entrò nei territori pontifici e sconfisse a Rimini gli insorti
» ritorno al vecchio ordine accompagnato da una dura repressione
-    Rapporto risorgimento-Chiesa
» i cattolici sono protagonisti del Risorgimento, ma la Chiesa ha un problema: è anch’essa uno Stato
» il papa, essendo anche re, deve preservare il suo potere » agisce in maniera pesante con scomuniche
» realizzando il Risorgimento, quindi, l’Italia nasce andando contro uno degli elementi che più degli altri

   costituiva l’identità italiana: la religione comune, personificata nella sede papale

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