Pagine

venerdì 22 maggio 2015

FREUD - La scomposizione psicoanalitica della personalità

LA SCOMPOSIZIONE PSICOANALITICA DELLA PERSONALITA’

-    Lo studio dei “luoghi” della psiche
» rifiuta la concezione intellettualistica dell’io come unità riportabile al centro unificatore della coscienza
» per Freud l’io no è unitario intorno alla coscienza, non è semplice
» la psiche è complessa, non semplice, costituita da un certo numero di sistemi con funzioni diverse
» definisce la psiche in due momenti: avanzando nell’analisi chiama le stesse cose in modi diversi
» per la prima «topica psicologica» distingue la psiche in tre sistemi diversi
1.      conscio
2.      preconscio
3.      inconscio
» per la seconda topica distingue la psiche in tre istanze
1.      l’Es » si identifica con l’inconscio
2.      l’Io » fa parte del sistema conscio-preconscio
3.      il Super-io » fa parte del sistema conscio-preconscio
-    l’Es = forza impersonale e caotica matrice originaria della nostra psiche
» “non conosce né il bene, né il male, né la moralità”, obbedisce solo all’inesorabile principio del piacere
» esiste al di là delle forze spazio-temporali codificate da Kant (le passioni rimosse non vivono in un tempo
   né in un luogo definito, ma in una sfera atemporale e aspaziale)
» ignora le leggi della logica » soprattutto principio di non contraddizione (abbiamo impulsi contraddittori)
» poi sarà identificato con l’istinto, l’impulso sessuale » istanza materialista
-    Il Super-io = coscienza morale, insieme delle proibizioni installate nell’individuo nei primi anni di vita
» essi lo accompagneranno per sempre anche in forma inconsapevole
» è il successore dei genitori ed educatori (le autorità)
» la morale è qualcosa di imposto dalla società » non dice che è negativo, per ora non dà giudizio
-    L’Io = parte organizzata della personalità
» deve equilibrare tramite opportuni compromessi le pressioni contrastanti dell’Es e del Super-io
» equilibra Es e Super-io a partire da impulsi del mondo esterno » 3 dimensioni da pareggiare
-    Normalità e nevrosi
» il rapporto tra Io e i suoi “padroni” è criterio di discriminazione tra normalità e nevrosi
» nell’individuo normale l’Io riesce a padroneggiare la situazione e a bilanciare le tre dimensioni fornendo
   parziali soddisfazioni all’Es, senza violare clamorosamente gli imperativi della morale del Super-io
» l’Io è condotto a comportamenti asociali o proibiti e il soggetto diventa delinquente o perverso
1.      se le esigenze dell’Es sono eccessive
2.      se il Super-io è troppo debole » l’Es può prendere il sopravvento

3.      se il Super-io è troppo rigoroso » può provocare la rimozione o altri processi di difesa 

Nessun commento:

Posta un commento